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Michelle Hunziker dopo la condanna del suo stalker: “Provo sollievo, denunciare è l’unica via”

La conduttrice commenta la condanna alla libertà vigilata di un uomo da lei denunciato per stalking. Non è la prima volta che la Hunziker è costretta ad affrontare problemi simili: ora che è tutto finito e che può tirare un sospiro di sollievo, sprona tutte le donne vittime di casi analoghi a rivolgersi alle forze dell’ordine.
A cura di Valeria Morini
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Lo scorso 13 dicembre, un uomo è stato condannato a un anno di libertà vigilata con l'accusa di aver perseguitato Michelle Hunziker con l'invio di mail che l'avevano spinta a denunciarlo. Ora, a Gente, la conduttrice ha parlato per la prima volta dell'argomento, raccontando l'angoscia vissuta e spronando tutte le donne vittime di fatti analoghi di rivolgersi alle forze dell'ordine.

Voglio dare il buon esempio. Denunciando ogni qualvolta io avverta un pericolo per la mia sicurezza e per la mia serenità. Adesso ammetto di sentire un grande sollievo. Finire nelle attenzioni patologiche di un uomo mi aveva provocato ansia. Ho seguito le vie legali, le uniche che garantiscono sicurezza alle donne.

Il caso dello stalker

L'uomo, un 37enne di Fornovo San Giovanni (Bergamo), è comparso davanti al Tribunale di Milano per stalking, per fatti risalenti all’autunno del 2016. Con condotte reiterate, avrebbe inviato diverse email al “Gabibbo” della trasmissione televisiva “Striscia la Notizia”, "con allegate foto di nudi femminili e di un coltello, ingenerando così uno stato d’ansia nei confronti della donna, a causa appunto del timore provocato per l’incolumità propria e della relativa famiglia, in ragione tra l’altro del fatto che la Hunziker, già in passato, avrebbe subito altri atti persecutori da parte di terze persone", ha spiegato l'Eco di Bergamo, "L’aver utilizzato mezzi informatici e telematici ha costituito poi un’aggravante a tale azione illecita". Le misure comprendono anche una cura in una struttura sanitaria per il condannato, già in passato oggetto di provvedimenti sanitari per problemi psicofisici (ma una perizia ne aveva accertato le capacità di intendere e volere). Negli anni scorsi la Hunziker era stata vittima di stalking da parte di un uomo, Fabrizio Piga, assolto per infermità mentale, e da un altro, Pietro Pingitore, condannato a un anno di reclusione.

La legge Codice rosso sostenuta dalla Hunziker

"Se potessi chiedere un regalo per Natale", ha continuato la Hunziker su Gente, "Vorrei che passasse il prima possibile il disegno di legge Codice Rosso”. Si tratta di una proposta legislativa promossa dalla fondazione Doppia Difesa fondata dalla presentatrice e dall'avvocato Giulia Bongiorno, ministro della Pubblica amministrazione, di cui si è parlato anche durante il programma condotto dalla Hunziker Vuoi scommettere. Secondo il volto televisivo, la legge "Servirà a rendere più veloci le indagini sui casi di violenza e maltrattamenti. Vorrei che diminuissero, cessassero, ma purtroppo è un’utopia”. Già approvato dal Consiglio dei Ministri, il Codice Rosso introdurrà una corsia preferenziale per le denunce e le indagini relative ai casi di violenza di genere, accelerando le tempistiche.

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