Mike Tyson: “Quando trovai mia moglie a letto con Brad Pitt..”
Comincia già a far scalpore l'autobiografia di Mike Tyson e, francamente, c'erano pochi dubbi sul fatto che fosse così. L'ex pugile, uno dei personaggi sportivi mediaticamente più discussi degli ultimi vent'anni, passato dalla gloria al baratro, la galera e la droga, sta tentando disperatamente di vivere una vita normale, ogni giorno. Da qualche tempo porta in giro per l'America uno spettacolo teatrale in cui narra delle vicende assurde che hanno caratterizzato gli anni della celebrità e adesso le ha raccolte in questo libro, dal titolo "L'indiscussa verità".
Libro al cui centro ci sono essenzialmente i motivi per i quali l'uomo è caduto e non è più riuscito a rialzarsi, dunque a riconquistare quel titolo dei pesi massimi perduto ed anche a riconquistare una dignità. L'infanzia difficile in principio, una rabbia accumulata al punto da sentirsi di voler uccidere qualcuno; quel gesto del morso all'orecchio di Evander Holyfield nel '97, punto più basso a livello simbolico del suo regredire: "Ero fuori di me, volevo ucciderlo".
Ma nel libro anche tanti aneddoti che compongono il mosaico di una vita vissuta a velocità supersoniche, con l'inevitabile conseguenza di andare a schiantarsi. Episodi riguardanti soprattutto il sesso: ad esempio quando ha trovato sua moglie Robin Givens a letto con un giovanissimo Brad Pitt, oppure della cifra esorbitante di donne con le quali è stato durante gli anni passati dietro le sbarre, donne che facevano la fila per visitarlo in prigione, tra cui anche una funzionaria dell'Antidroga, lautamente pagata. Insomma, il fisiologico percorso di redenzione intrapreso da personaggi di questo genere (che non sempre finisce nel migliore dei modi), vede un Tyson impegnato nel dare di sé un'immagine semplice, normale, per quanto impossibile sia. Lui, nel frattempo, rimpiange in parte gli strip club e quella vita a mille. Qualcuno direbbe "Come dargli torto".
