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Miley Cyrus e Justin Bieber imparino che la morte è una livella

Muore il giovane paparazzo Chris Guerra e tutto ciò che i VIP di turno sanno fare è richiedere leggi più severe che tutelino le celebrità e fare la ramanzina sul fatto che “non si gioca in strada”. La morte di Chris Guerra non vale nulla solo perché sconosciuto?
A cura di Daniela Seclì
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Oggi vi vogliamo raccontare la storia di un giovane ragazzo americano. Il suo nome è Chris. Ha tanti amici, le persone che lo circondano lo adorano per la sua dolcezza. E’ impossibile litigare con lui, anziché perdere tempo in discussioni inutili preferisce ignorare gli attaccabrighe. Chris è un entusiasta, ama la vita. Avete presente i bambini che tendono ad esaltarsi quando ricevono un nuovo giocattolo o quando gli balena un’idea fantasiosa? Ecco, Chris è così. Dalla scorsa primavera le cose iniziano a funzionare per lui. Se prima lavorava in un casinò di Las Vegas, ora finalmente si è trasferito a Los Angeles.

Ha una grande passione: l’eccitante esistenza delle celebrità e ama immortalarli con la sua fedele macchina fotografica. E’ attratto a tal punto dal brivido dello scoop da riuscire a farne un lavoro. Ha solo 27 anni e tutte le porte sembrano spalancate di fronte a lui. Non ha mai infastidito nessuno, è sempre gentile con i VIP e in egual modo cortese con i colleghi. Arriva il giorno di Capodanno e a Chris capita una di quelle opportunità che non si possono ignorare. Avvista la Ferrari di Justin Bieber e la segue. Ed ecco quello che sembra un vero e proprio colpo di fortuna, l’auto del cantante viene fermata dalla polizia per violazione dei limiti di velocità. Chris si precipita fuori dalla sua macchina per andare a scattare delle foto.

Il poliziotto che sta facendo i dovuti controlli, lo nota. Oh no, è stato scoperto. Il poliziotto gli fa cenno di allontanarsi. Chris decide di ignorarlo. Viene invitato nuovamente a tornare in macchina. Chris fa orecchie da mercante. Non può arrivare ad un passo dallo scoop e tornarsene a mani vuote. Arriva il terzo invito ad andarsene. Stavolta decide che non è il caso di contrariare ulteriormente il poliziotto, molla il colpo. Sono le 17:49, Chris un po’ deluso per il nulla di fatto, arretra per tornare alla sua auto. Si rifarà la prossima volta, pensa. Ore 17:50 una Toyota Highlander impatta il corpo e i sogni di Chris. E’ tutto finito. Alle 18:20 verrà dichiarato morto. Justin Bieber non era nemmeno a bordo della Ferrari.

Questa è la storia di Chris, ricostruita grazie alla testimonianza di un suo collega. Un ragazzo che dopo la morte ha perso la sua connotazione umana per diventare un generico paparazzo al cospetto dell’idolo dei teenagers Justin Bieber. Lo stesso cantante ha liquidato la famiglia della vittima con mezza frase di circostanza per poi cogliere l’occasione per ribadire che ci vorrebbero leggi più severe a tutela dei VIP. Sì, proprio così! Il ragazzino ha le idee confuse. Quando un operaio ha perso la vita montando il palco per il concerto di Jovanotti, Lorenzo Cherubini non ha certo chiesto regole più severe che tutelino i cantanti.

Se ciò non bastasse, è intervenuta anche la signorina Miley Cyrus, che prima ha attaccato genericamente la categoria dei paparazzi, come se uno valesse l’altro e poi ha sentenziato: “Da piccolo la mamma ti insegna che non si gioca per strada”. Qualcuno dica alla piccola Hannah Montana che Chris Guerra non stava giocando ma stava svolgendo un’attività di cui probabilmente lei non avrà mai sentito parlare, si chiama “L-a-v-o-r-o” e serve ad avere il denaro necessario per sopravvivere quando non si è così “fortunati” da avere un padre che ti sbatte sotto i riflettori sin da bambina e ti fa guadagnare una valanga di soldi dando fiato alle corde vocali.

La rivalità tra VIP e fotografi/giornalisti poi è un luogo comune che inizia a stufare. Il pubblico non è così sciocco da credere davvero che rappresentino una scocciatura per chi è sotto i riflettori. Se alcuni personaggi sono illuminati dall’occhio di bue lo devono anche e soprattutto a chi parla di loro, a chi li fotografa e a chi fa sì che rappresentino ancora una notizia. Se gli organi di informazione decidessero di ignorarli finirebbero nel dimenticatoio in un secondo e allora sì che rimpiangerebbero il fotografo sotto casa. E chi volesse obiettare che il talento li porterebbe comunque a stare al centro dell’attenzione, probabilmente ignora quante ugole d’oro la mattina si alzano e vanno a lavorare in fabbrica. Sapete perché? Perché nonostante abbiano talento da vendere, nessuno ha dato loro la risonanza necessaria a fare della propria passione un lavoro. Così continuano ad accontentarsi del Karaoke sperando che arrivi la grande occasione, che indubbiamente è piovuta a piene mani su personaggi come Justin Bieber e Miley Cyrus.

E’ fuori discussione che il giovane Justin non c’entri con la morte di Chris Guerra. Questo è chiaro. Ma questo ragazzo avrebbe meritato maggiore rispetto, un messaggio di cordoglio alla famiglia sarebbe stato il minimo da fare, visto che si tratta pur sempre di una vita stroncata. Approfittare della morte di un paparazzo per chiedere leggi più severe a tutela dei VIP è ingiusto oltre che assurdo e paradossale. Nessun riguardo per la vita del giovane fotografo. Caro Justin, un grandissimo attore partenopeo, da cui forse potresti imparare qualcosa, diceva:

 ‘A morte ‘o ssaje ched'è?… è una livella

Anche se sulla terra, folle di ragazzine urlanti seguono ogni tuo respiro, non significa che tu non condivida lo stesso destino finale del resto dell’umanità. La tua dignità e quella di Chris si equivalgono. Se non avevi nulla di carino da dire ad un giovane che come te inseguiva i suoi sogni, forse avresti fatto meglio a stare zitto!

UPDATE 07/01/2013 ore 13:00: A seguito della pubblicazione dell’articolo una Belieber (in gergo fan di Justin Bieber) si è messa in contatto con il nostro giornale per esprimere la sua opinione e riportare alcune importanti precisazioni: ecco il testo pervenuto in redazione.

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