Mino Damato è morto: l’addio dei familiari
La televisione italiana dice addio a Mino Damato, morto venerdì pomeriggio. Il noto giornalista e conduttore televisivo era salito agli onori della cronaca per essere un vero e proprio anticonformista del piccolo schermo.
Erasmo, questo era il suo nome, era nato a Napoli nel 1937 e aveva mosso i suoi primi passi nel mondo del giornalismo nel 1965, debuttando sulla carta stampata. Solo 3 anni dopo, Mino aveva fatto il suo ingresso alla Rai interessandosi, col tempo, soprattutto ai problemi legati all’infanzia, tanto da fondare nel 1995 l’Associazione Bambini in Emergenza.
La sua morte ha lasciato nel cuore, di chi come lui lottava per i bambini di tutto il mondo, un vuoto incolmabile. “Si rispecchiava negli occhi di Andreia, la piccola romena, che, per una scelta non formale ma di cuore, diventò sua figlia e la cui breve esistenza illuminò la sua, anche quando gli occhi di Mino lasciavano trapelare la sua malinconia”, con queste parole i familiari hanno detto addio per l’ultima volta al grande giornalista televisivo per poi aggiungere: “ha molto vissuto da esploratore e pioniere mediatico, scientifico e anche politico e si è esposto al giudizio e alle critiche, spesso ingiuste, che vengono indirizzate solo a chi non vive di conformismo e banalità. Ha sempre indicato una strada davanti a sé. Non tutti hanno avuto il coraggio di seguirla. La sua solitudine è stata un segno distintivo di questi tempi aridi”.
Alla fine della sua vita Mino Damato ha voluto farsi portavoce di un messaggio, almeno è questo, quello che hanno pensato le persone a lui care: “Guardare oltre con coraggio, determinazione e passione è l’esempio che ha lasciato a tutti noi. Qualunque sia la meta da raggiungere, anche quella più desiderata, ci sono viaggi che vorresti non finissero mai. Per Mino e per tutti quelli che gli vogliono bene questo viaggio non avrà mai fine”.
Dopo la morte di Pietro Taricone e il saluto dei vip a Lelio Luttazzi un altro personaggio importante dello showbiz italiano ha detto addio alla vita, lasciando nel cuore di chi lo ha amato un segno indelebile della sua presenza sulla terra.
Alessia Mancini