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Mondiali 2010 Italia eliminata, Radio Padania: siamo contenti per Lippi

Dopo la sconfitta dell’Italia ai Mondiali 2010 Radio Padania ha espresso il suo parere sull’attuale ct della Nazionale italiana, Marcello Lippi.
A cura di alessia mancini
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fabio e quagliarella in lacrime

Alla fine dei giochi la Nazionale italiana è stata eliminata dai Mondiali 2010 e Marcello Lippi si è preso tutte le responsabilità della bruciante sconfitta. La sua pubblica ammenda durante la conferenza stampa non ha, però, placato Radio Padania che esultò al gol del Paraguay al match d’esordio degli Azzurri.

Siamo dispiaciuti per i giocatori e per i tifosi, ma non per Lippi che ha messo in campo una squadra oscena e ci fa rimpiangere il nostro Donadoni”, con queste parole lo speaker dell’emittente radiofonica ha commentato le scelte tattiche dell’attuale ct della Nazionale Italiana.

Anche Matteo Salvini, deputato della Lega, ha puntato il dito contro Marcello: “Non mi dispiace per l'antipatico Lippi e per quelli che sono scesi in campo. Se contro la Slovacchia avessero giocato il Chievo o il Novara o la mitica nazionale padana avrebbero certamente vinto e fatto una figura migliore”.

Nonostante l’eliminazione dall’importante torneo calcistico le polemiche non accennano a placarsi, anzi. Qualche giorno fa Umberto Bossi, senza mezzi termini, aveva ammesso che Italia-Slovacchia era una partita venduta, ma l’esito del match ha dato torto al Senatur.

Ed è forse proprio per tale motivo che i sostenitori della Lega hanno fatto eco alle parole del loro rappresentante, dichiarando a Radio Padania: “Sono un fervente leghista, sono convinto che Bossi abbia sempre ragione anche quando dice che la partita è stata comprata. Ma stavolta la colpa è di Tremonti che non ha dato soldi a Lippi”.

Mentre un altro ascoltatore dell’emittente radiofonica ha puntato il dito contro tutte quelle squadre italiane colpevoli di mettere in campo giocatori di nazionalità straniera: “Oltre ad attaccare l'Italia attaccherei tutte le squadre che continuano a portare extracomunitari: anche questo è all'origine della disfatta. L'unica squadra è la Padania, che investe su giocatori locali”.

Altri radioascoltatori hanno invece commentato, non senza ironia, la scelta dei calciatori di devolvere parte del guadagno in beneficenza in caso di vittoria ai Mondiali 2010: “Avrebbero dato soldi per l'unità d'Italia, non sono mica scemi” e hanno concluso con una frase che può riassumare quanto anche il calcio da semplice sport possa trasformarsi in argomento politico di rottura: “Sapete perché non hanno vinto? Perché il portiere non aveva la maglietta verde”.

Alessia Mancini

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