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Morta la bambina in posa con Diana, il cancro è tornato dopo 17 anni

Aveva solo 21 anni la giovane Hollie Robinson Marsh quando il cancro è tornato a reclamare la sua vita. Fu la bambina alla quale Lady Diana volle far visita in ospedale e che, a soli 4 anni, riuscì a vincere la leucemia.
A cura di Stefania Rocco
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Era il luglio del 1997, un mese prima della morte di Lady Diana, quando il viso della piccola Hollie Robinson Marsh divenne famoso in tutto il mondo. La bambina che vedete in foto era una giovanissima malata di leucemia che, all’epoca della visita di Diana, era ricoverata in ospedale per tentare di sfuggire al male che minacciava di divorarla. All’epoca, Lady Diana volle far visita ai piccoli malati in cura nel reparto di pediatria del Northwick Park Hospital, a Londra. La foto della sorridente Hollie in grembo a Diana fece il giro del mondo quando, qualche anno dopo, fu utilizzata per illustrare il certificato di una moneta commemorativa dedicata proprio alla Spencer. Fu Diana a morire nel 1997 mentre Holly riuscì a sconfiggere la leucemia e a tornare a vivere. Purtroppo, 16 anni dopo, il cancro ha reclamato il suo conto. La Marsh è morta all’età di 21 anni dopo aver scoperto che lo stesso cancro che l’aveva tormentata da bambina era tornato, più forte di prima.

“Hollie era fantastica, non si è mai lamentata”

Intervistata dal Times, la madre di Hollie, Claire Robinson, ha raccontato gli ultimi mesi di vita di sua figlia e ricordato le circostanze che resero indimenticabile quella foto scattata insieme alla Principessa del Galles:

Era il 1997 quando conoscemmo Diana. Entrò nella camera di mia figlia e sorridendo se la mise in grembo. Diana non pensava che Hollie pesasse così tanto e, dopo averla sollevata, esclamò: “Dio Mio, pesa una tonnellata”. È per questo che nella foto ridono entrambe. Crescendo, Hollie ha dimenticato i dettagli di quell’incontro ma ha sempre ricordato il giorno in cui Diana venne a farle visita. Non ne ha mai parlato con le persone perché ci teneva a non apparire speciale. Voleva essere uguale a tutti gli altri.

Una volta guarita, la vita di Holly è stata spesa al servizio dei malati e dei più piccoli. Aveva solo 16 anni quando cominciò a prestare opera di volontariato presso un’associazione dedita alla cura dei giovani con necessità speciali. Era proprio sul lavoro quando ha ricevuto la notizia che il cancro era tornato:

Quando Hollie si è nuovamente ammalata, i medici mi avevano detto che c’era solo una possibilità su un milione che si sarebbe salvata. Mia figlia era una persona incredibile. Non ha mai pianto, mai l’ho sentita esclamare “Perché a me?”. Ed è così che è andata via, con serenità.

La moneta commemorativa che ha per protagoniste Hollie e Diana
La moneta commemorativa che ha per protagoniste Hollie e Diana

Sono ancora sotto shock anche i rappresentati dell’associazione di volontariato di Harrow nella quale Hollie prestava servizio. Al MailOnline hanno dichiarato:

Siamo terribilmente tristi per la sua morte. Hollie ha lavorato insieme a noi fin dai primissimi giorni di attività. Aveva sperimentato per prima il cancro e sapeva esattamente qual era il modo di approcciare i bambini che stavano affrontando ciò che lei aveva già vinto. Era una grande amica e ci mancherà moltissimo.

Ai funerali di Hollie hanno partecipato in 300

La morte di Hollie ha lasciato l’amaro in bocca a chi la conosceva. La sua forza d’animo e il fatto di non aver mai voluto concedere spazio alla malattia l’hanno resa indimenticabile agli occhi dei tanti che l’hanno amata. In 300 hanno partecipato ai suoi funerali ma sono molti di più quelli che hanno voluto lasciare una testimonianza del loro dolore via social network, soprattutto su Facebook dove Hollie era particolarmente attiva. Distrutti sono i suoi familiari, in particolar modo il fratello 18enne Jake che si era già sottoposto a tutte le analisi necessarie per il trapianto del midollo osseo che avrebbe potuto salvare la giovane. Non c’è stato tempo, purtroppo. Le sedute di radio e chemio terapia cui Hollie è stata sottoposta hanno debilitato il suo corpo fino al momento in cui i suoi organi non sono più riusciti a tenerla in vita.

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