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Nicola Savino: “Non mi collego più a YouPorn dalla morte di mia madre”

Intervistato da “Gioia”, il presentatore e speaker radiofonico, ha spiegato come la morte di sua madre lo abbia cambiato. Ha raccontato, inoltre, la sua esperienza con il Viagra e l’esigenza di affidarsi ad un analista.
A cura di Daniela Seclì
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Attualmente impegnato su diversi fronti. Il programma radiofonico "Deejay Chiama Italia" e la trasmissione  "Quelli che il calcio", sono solo alcuni degli impegni lavorativi di Nicola Savino. Nella sua giornata, però, non manca mai il tempo per dedicarsi alla sua famiglia. Dal 2009 è sposato con Manuela Suma, con la quale aveva già condiviso ben dieci anni di fidanzamento. Dalla loro unione è nata la piccola Matilda. In un'intervista rilasciata ad Andrea Scarpa, per "Gioia", Savino si è raccontato a tutto tondo. Una delle sue paure è proprio legata alla sua bimba.

"Ho paura di perdere contatto con mia figlia. Sono figlio di un papà sempre in viaggio, so che la mia fortuna è tornare a casa per cena”

Prima della relazione con Manuela, il presentatore era già stato sposato. Dell'ex moglie dice:

"Ha diritto a parlar male di me. Ma quello, ormai, è un conto saldato"

Ad agosto, Nicola Savino, ha dovuto affrontare un evento doloroso. Il 12, infatti, sua madre si è spenta. La sua morte ha influito inevitabilmente sul presentatore, che si è sentito molto cambiato.

“Il 12 agosto è morta mia madre. Quel giorno mi sono addormentato ragazzo, mi sono svegliato uomo”

Andrea Scarpa ha poi domandato a Savino, quando è stata l'ultima volta che ha visitato il sito YouPorn. La sua risposta, si è ricollegata proprio a quel cambiamento che ha avuto luogo con la scomparsa della madre.

“Primi di agosto. Poi, da quando è morta mia mamma, non più. Credo che la pornografia appartenga a quella parte di noi rimasta adolescente. Che adesso per me non esiste più”

Il conduttore, inoltre, ammette di aver provato la famosa pillolina blu, nel 1999.

“Sono stato uno dei primi, fu straordinario. Però mi battevano forte le tempie”

Nicola Savino,che non ha mai fatto mistero del fatto di andare regolarmente dall'analista, è tornato a parlarne sulle pagine di "Gioia".

“La prima volta è durata dal 1999 al 2001. Poi è morto l’analista, come nel film di Verdone, e ho smesso. Ho ripreso nel 2009 e fra un po’ dovrei smettere. Ho iniziato per conoscermi meglio e anche per non impazzire, visto che questo lavoro tende a far diventare un po’ pazzi. Detto questo, tutti per un po’ dovrebbero andare dall’analista. Vorrei che fosse obbligatorio”

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