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Nicoletta Braschi moglie di Roberto Benigni, musa del ‘buongiorno principessa’ che commosse il mondo

Nicoletta Braschi è un’attrice e produttrice italiana di fama internazionale. Compirà 60 anni ad aprile ed è la moglie di Roberto Benigni dal 26 dicembre 1991. È lei a interpretare quasi tutti i personaggi femminili dei film di Roberto Benigni, destinatarie di un profondo sentimento, che l’attore e regista toscano ha provato in tutti questi anni. Ed è rimasto nella storia del cinema quel Buongiorno principessa de La vita è bella, manifesto di un amore da Oscar.
A cura di Eleonora D'Amore
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Nicoletta Braschi è un'attrice e produttrice italiana di fama internazionale. Compirà 60 anni ad aprile ed è la moglie di Roberto Benigni dal 26 dicembre 1991. In famiglia, l'amore per il cinema non è mai mancato, infatti anche suo fratello Gianluigi Braschi si distinse in vita come produttore, prima di morire a causa di una grave malattia nel 2008, a soli 45 anni. Nicoletta Braschi e Roberto Benigni sono da sempre il simbolo di questo amore per il grande schermo e anche di quello tra loro, collante di un matrimonio che dura da quasi 20 anni e che resiste nel tempo con la stessa intensità.

L'incidente di Nicoletta Braschi nel 2012

Tanti i momenti belli e brutti che hanno condiviso, incluso il terribile incidente automobilistico che la Braschi ha avuto l'11 giugno 2012 e che le ha segnato indelebilmente il volto. Come dichiarò a Vanity Fair in una recente intervista:  “Come mi ha detto il chirurgo che mi ha operata, ce l’ho fatta perché sono una pellaccia. Orgogliosissima di esserlo. Mi sento come un marinaio che porta in volto i segni delle sue imprese”.

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Buongiorno principessa manifesto di un amore da Oscar

È lei a interpretare quasi tutti i personaggi femminili dei film di Roberto Benigni, destinatarie dello stesso amore che l'attore e regista toscano ha provato in tutti questi anni e che è riuscito a bucare più volte lo schermo, tramutando la realtà in finzione.  Il piccolo diavolo (1988), Johnny Stecchino (1991), Il mostro (1994), La vita è bella (1997), Pinocchio (2002) e La tigre e la neve, su tutti proprio La vita è bella ha segnato le loro vite, vincendo un Oscar. La scena memorabile del piccolo Giosuè che esce da un comodino per dire alla mamma, come faceva il padre ogni giorno, ‘Buongiorno principessa‘ ha reso questa frase un vero e proprio grido d'amore e il manifesto di un sentimento che ha travolto il mondo del cinema mondiale.

Nicoletta Braschi ha commentato così l'idea di Roberto Benigni e la gioia di aver partecipato a un film così profondo, e al contempo delicato, come La vita è bella: "Roberto scriveva la sceneggiatura con Vincenzo Cerami. Un’idea straordinaria: la storia di un padre che impedisce al figlio di provare un trauma irreversibile. Una delle gioie della mia vita è sapere che i nostri film parlano contemporaneamente ai semplici e ai, diciamo, sofisticati. Ogni giorno incontro persone che dicono: “Ho amato tantissimo quel vostro film!”; aspetto il titolo e non sempre è La vita è bella. Sul set c’era una particolarità che investiva tutti: un bimbo di cinque anni con cui era meraviglioso lavorare. Con lui Roberto è andato oltre se stesso".

Come si sono conosciuti Nicoletta Braschi e Roberto Benigni

A raccontare come si sono conosciuti Roberto Benigni e Nicoletta Braschi è proprio lei, che racconta com'è cambiata la sua vita dopo il trasferimento nella città eterna e l'incontro con colui che sarebbe diventato suo marito: “Dopo il mio trasferimento a Roma, conobbi Roberto Benigni. Aveva 28 anni ed era già amatissimo da tutti. Roberto era ed è un grande maestro. Da allora ci siamo nutriti delle stesse cose. Veniva a prendermi all’Accademia e andavamo al cinema quasi tutti i giorni; quando si riusciva anche a teatro. Ci passavamo i libri". Un legame nato da ‘dialoghi fittissimi', che sono man mano diventati la traduzione di uno stare naturalmente insieme, tenendosi per mano, proprio come fanno ogni volta che sfilano su un red carpet.

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