Nina Zilli: “Masturbarsi è bello e naturale, assurdo non poterne parlare”

Aveva già toccato l’argomento con il videoclip del singolo “Sola”, video all’interno del quale la si vide praticare dell’autoerotismo per sottolineare il concetto insito all’interno della sua canzone. Lo fa anche oggi Nina Zilli che, in un’intervista rilasciata al settimanale “Io Donna”, tenta ancora di sdoganare un concetto che resta un tabù e non solo nel mondo della musica. Difficile che un’artista parli pubblicamente di un aspetto così intimo del sesso ma Nina, con la convinzione nelle sue credenze che la contraddistingue da sempre, mostra un approccio diverso al tema:
La masturbazione femminile è bella e naturale. Mi sembra assurdo non poterne parlare nel 2015, quando spopola Cinquanta sfumature di grigio.
Nemmeno per lei è stato semplice girare quel videoclip tanto esplicito ma lo ha fatto perché convinta di poter inserire qualunque argomento a lei caro nella musica che la rappresenta:
Stare nuda, o meglio con una mutandina striminzita e basta, non è stato facile. È stato imbarazzante, moltissimo. Ma a parte gli scherzi sono felice del risultato: era quello che desideravo.
Per la Zilli, il tema della masturbazione non dovrebbe visto come un tabù né dagli uomini né, ancor meno, dalle donne. Con “Sola” ha voluto allargare il concetto donandogli una sfera più ampia e affermando la propria necessità di non dover essere necessariamente accompagnata nella ricerca dell’appagamento. Una consapevolezza che è arrivata in un momento particolare della sua vita, proprio quando si è conclusa la storia d’amore con Neffa, suo ultimo compagno di vita. Sola, consapevole e soddisfatta: questo è il messaggio di quest’artista emiliana che è finita prepotentemente al centro della scena pubblica grazie a quello che definisce il suo “soul”, l’anima che tenta di raccontare mediante le sue canzoni. Perfino girando intorno e affrontando direttamente un tema che rimane ancora difficile da trattare.