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Non ci sono più le icone sexy di una volta (FOTO)

Torniamo indietro agli anni Settanta quando le chiacchiere e i pettegolezzi del mondo dello spettacolo erano legate a doppio filo con il mondo del cinema e quando le immagini erano dei stropicciati ritagli di giornali nascosti nelle tasche dei pantaloni.
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Torniamo indietro agli anni Settanta quando le chiacchiere e i pettegolezzi del mondo dello spettacolo erano legate a doppio filo con il mondo del cinema e quando le immagini erano dei stropicciati ritagli di giornali nascosti nelle tasche dei pantaloni.

Gli anni settanta e il suo carico di erotismo raffinato, donne dello spettacolo tenute in tasca grazie a quelle piccole foto stropicciate e prese da ritagli di giornale, quando al tempo le macchine digitali non erano annoverate neanche nelle sceneggiature più avanguardiste. Dieci lunghi anni fatti di donne bellissime guardate dietro a un buco della serratura, tra scandali alla luce del sole e storie di "corna e bicorna" delle commedie sexy all'italiana, nobili antenate degli arrangiati cinepanettoni odierni. Era un mondo dello spettacolo completamente diverso da quello che intendiamo oggi, legato a doppio filo stretto con quello del cinema, prima che le immagini diventassero cannibali quando, appunto, tutto era impresso su carta, in un poster esposto in officina o tenuto chiuso nei cassetti. Prima delle Belen Rodriguez, delle Canalis, delle veline, delle troniste &Co. erano queste le Donne che facevano battere il cuore degli italiani.

Barbara Bouchet, grazie per Alessandro Borghese (e i capelli biondi)

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Veniva dalla Cecoslovacchia dell'occupazione tedesca, dalla città che oggi si chiama Liberec, si trasferì negli Stati Uniti per cercare di sfondare nel mondo della moda. Quando arrivò in Europa entro nel cuore degli italiani grazie alla commedia sexy all'italiana, interpretandone tutti i filoni con diversi partner. Indimenticabile in Spaghetti a mezzanotte con Lino Banfi e Teo Teocoli (ma lì siamo già nel 1981) e in L'anatra all'arancia di Luciano Salce, con Enrico Montesano, Ugo Tognazzi e Monica Vitti. E' la madre di Alessandro Borghese, lo chef più simpatico della tv.

Le docce continue di Edwige Fenech

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Lo stereotipo più classico degli anni Settanta: la doccia. Quante ne ha fatte Edwige Fenech, classe 1948, francese naturalizzata italiana, oggi titolare di una delle principali case di produzione di cinema e tv. Quel gran pezzo dell'Ubalda tutta nuda e tutta calda è un must have, ma non c'è un film in tutta la sua carriera che non ha rischiato di far saltare via le coronorie dell'italiano medio. Il mondo del gossip di quei tempi era ovviamente molto interessato alle sue vicende amorose, famoso il suo legame al regista e produttore Luciano De Martino e quello durato 18 anni con Luca Cordero di Montezemolo. La Fenech ha un figlio avuto nel 1971 da una relazione con l'attore Fabio Testi.

Gloria Guida, liceale o infermiera

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Due erano i ruoli chiave nel quale potevi inquadrare la magnifica Gloria Guida: la studentessa o l'infermiera. In entrambi i casi l'immaginario collettivo degli anni Settanta era decisamente fervido, identificando nel suo volto il candore e la malizia della Lolita. Film come La liceale, La ragazzina, La minorenne fino appunto a L'infermiera di notte, resteranno nella storia della commedia sexy di quei tempi. Bella l'intesa lavorativa con Renato Pozzetto ne La Casa Stregata e Fico d'India. Per gli amanti del gossip, la Guida dal 1979 è sposata con Johnny Dorelli, dal quale ha avuto anche una figlia, Guendalina.

La più scabrosa fu Lilli Carati

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Al secolo Ilenia Caravati, per lo spettacolo Lilli Carati. Arrivò finalista a Miss Italia 1974 e da lì cominciò la carriera nel mondo dello spettacolo e, dopo diversi film (splendida in Avere vent'anni proprio con Gloria guida, e un divertente cameo in Vieni avanti Cretino! con Lino Banfi), si spinse oltre cominciando con i film erotici di Joe D'Amato fino a recitare cinque film a luci rosse. In quegli anni gli attribuirono oltre 12 film hard, anni dopo racconterà in un'intervista di averne girato solo cinque, gli altri erano rimontaggi di vecchie scene. Qualche turbolenza di troppo nella vita privata dove alcune dipendenze, ne sancirono presto il suo declino fisico ed artistico.

Nadia Cassini, l'insegnante che tutti vorrebbero

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Una delle più amate e versatili donne dello spettacolo degli anni Settanta: film, cinema, tv e musica. Famosa e richiesta più per il suo sedere, che per il resto, incise comunque il famoso e provocatorio brano A chi la do stasera? (la mia felicità), che divenne una hit parade indimenticabile degli anni Ottanta. Il suo ruolo nelle commedie sexy, complice i suoi capelli nero corvino, è stato generalmente quello dell'insegnante e nella sua filmografia ricordiamo L'insegnante balla con tutta la classe e L'assistente sociale tutto pepe. Era anche nota per il suo carattere irascibile, soprattutto nei confronti dei registi. Basta notare che in tutti i suoi film non appare mai in nudo integrale, perché non ha mai voluto.

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