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Ornella Muti: “Adriano Celentano mio unico tradimento, non doveva dirlo senza avvertirmi”

La splendida diva si racconta tra pubblico e privato, da quel flirt con Celentano cui non perdona di aver spifferato tutto, all’attuale condizione di single: con l’ultimo compagno sembra ormai finita.
A cura di Valeria Morini
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La splendida Ornella Muti si racconta in una lunga intervista apparsa sul quotidiano Il Messaggero, in cui spazia dalla carriera alla vita privata. In particolare, hanno suscitato non poco scalpore alcune dichiarazioni su un gossip circolato tempo fa: la breve relazione avuta con Adriano Celentano ai tempi di "Innamorato pazzo", la commedia di Castellano e Pipolo in cui recitarono insieme nel 1981. Entrambi, all'epoca, erano sentimentalmente legati: il Molleggiato era sposato con Claudia Mori dal lontano 1964 e la Muti era insieme a Federico Fachinetti, che avrebbe poi sposato nel 1988 e che l'ha resa madre dei figli Carolina e Andrea. Fu l'attore, nel 2014, a rendere pubblico quel flirt consumatosi sul set, ma oggi la Muti è non poco critica nei suoi confronti, per la scelta di rivelare il pruriginoso dettaglio del loro passato.

Il tradimento e la polemica contro Celentano

La Muti e Celentano avevano già lavorato precedentemente in "Il bisbetico domato", del 1980, ma il fattaccio sarebbe avvenuto durante la lavorazione di "Innamorato pazzo", simpatica rivisitazione di "Vacanze romane". A distanza di tanti anni, la diva sostiene come quell'episodio sia stato l'unico tradimento mai commesso e polemizza sulla scelta di Celentano di parlarne: "Sì, ed è stata l'unica infedeltà della mia vita. Ma Adriano non avrebbe dovuto raccontarlo, tantomeno senza avvertirmi. Accidenti". Federico Fachinetti è stato il secondo marito della Muti, fino al 1996, dopo Alessio Orano (1975-1981). Da una relazione breve con il produttore spagnolo José Luis Bermúdez de Castro, ha avuto invece la primogenita Naike Rivelli, che porta il cognome della madre (Ornella Muti è infatti il nome d'arte di Francesca Romana Rivelli).

Ornella Muti oggi è single, finita con Fabrice Kerhervé

Travolti dal suo fascino, tantissimi hanno provato a sedurla: "Quasi tutti. Ho passato la vita a difendermi dagli assalti degli uomini". Tra questi, anche l'attore Jeremy Irons, sul set di "Un amore di Swann": "Tra noi c'è stato un feeling, ma non è mai sfociato in una storia d'amore. Jeremy mi ha aiutata a girare un scena di nudo: ero troppo imbarazzata, in fondo sono timida". Ornella si è dunque sempre tenuta lontana dal gossip e dalle tentazioni. Eppure, oggi il suo bilancio sul piano sentimentale è "disastroso" ed è attualmente single. La storia con l'imprenditore francese Fabrice Kerhervé sembra essere giunta alla conclusione:

Dagli uomini ho ricevuto sempre pugnalate. Ora sono single. Del mio ultimo compagno  non ho notizie da mesi. Non chiamo nessuno. Alla mia età ho imparato a stare bene da sola

Il ruolo sfumato della moglie di Berlusconi e il ceffone da Damiani

La Muti ha parlato della sua longeva carriera di attrice, avviata quando era ancora giovanissima. Diva per tantissimi grandi registi (Mario Monicelli, Dino Risi, Marco Ferreri, Francesco Rosi, Ettore Scola, John Landis, solo per dirne alcuni), avrebbe potuto inserire nella sua lista anche Paolo Sorrentino, per una parte in "Loro", il film su Silvio Berlusconi. Il destino, però, ha deciso diversamente.

Avrei dovuto interpretare Veronica Lario (ruolo poi affidato a Elena Sofia Ricci, ndr). Ma poi la cosa non è andata in porto. Meglio così. Oggi vedo tutto in positivo. Se la vita mi dà uno schiaffo non mi dispero. Mai stata più easy. Sono finiti i tempi in cui vivevo stritolata dalla necessità di ottenere dei risultati che forse non avevo nemmeno cercato. Se vivevo sotto pressione? Sempre. Ho girato il mio primo film, La sposa più bella, a 14 anni. Non sapevo nulla, ero una sprovveduta e mi sono lasciata pilotare. Erano gli altri a scegliere per me.

Iniziare a recitare a soli 14 anni, nel film di Damiano Damiani, fu letteralmente "crudele", complice uno schiaffone ricevuto dal regista: "Non si può immaginare quanto. In una scena di La sposa più bella, china davanti a un cadavere, dovevo piangere ma non ci riuscivo. Damiani mi mollò un ceffone. Rimasi così traumatizzata che ancora oggi, quando sul set mi chiedono le lacrime, resto bloccata".  Unico rimpianto?  Non aver recitato in uno 007: "Mi pento solo delle cose che non ho fatto, come la Bond Girl nel film Solo per i miei occhi. Il produttore Broccoli era pazzo di me, il contratto era pronto ma rifiutai perché non volevano prendere il mio costumista. Sono fedele in maniera agghiacciante".

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