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Ornella Vanoni: “Sono delusa dall’amore. Gino Paoli? Mi tradiva in continuazione e piangevo”

Ornella Vanoni si è raccontata in una lunga intervista rilasciata a Candida Morvillo su Corriere.it. L’artista si è detta delusa dall’amore. È tornata con la mente a relazioni importanti come quella vissuta con Gino Paoli. Infine, ha parlato della sua lotta contro l’ansia e la depressione, tenute a bada grazie all’aiuto di uno specialista.
A cura di Daniela Seclì
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Ornella Vanoni si è raccontata sulle pagine del Corriere della Sera, in una lunga intervista rilasciata a Candida Morvillo. L'artista, amatissima non solo per la sua inconfondibile voce ma anche per la sua schiettezza, si è detta delusa dall'amore: "Da artista, sono felice della vita che ho avuto. Ma dall’amore sono così delusa che sono sola da vent’anni. […] Non cerco storie convenzionali. A 80 anni, il sesso non ti riempie il cuore e a convivere ti viene l’orticaria. Ho i miei vizi, voglio vedere Netflix fino all’alba".

La relazione con Gino Paoli

Ornella Vanoni ha anche ripercorso le sue relazioni più importanti e ovviamente non poteva mancare la storia d'amore con Gino Paoli. Secondo quanto racconta, quando l'artista la conobbe scrisse uno dei suoi più grandi successi, ‘Senza fine': "Ci presentarono. Scrisse Senza fine lì per lì. Solo la musica. Poi, ci siamo innamorati e ha scritto il testo, lungo, lungo. Ho scelto io le strofe". Il loro amore fu tormentato e non mancarono le lacrime:

"Mi tradiva in continuazione. Poi, non lo trovavo mai. E piangevo. L’ho lasciato col cuore che era uno spezzatino. Sua moglie mi disse: ‘Se me lo porti via, non vivo', io me ne andai. Lui mi ha dato la colpa d’essere sparita e si mise subito con Stefania Sandrelli".

La lotta contro la depressione

Ornella Vanoni ha parlato anche della depressione e di quanto l'aiuto di uno specialista sia stato fondamentale per affrontarla. Il suo problema avrebbe origine da un senso di inadeguatezza. L'ansia le toglie il sonno e la mancanza di riposo permette alla depressione di tornare a bussare alla sua porta:

"Ho sofferto di depressioni gravi. Mi ha salvato un grande psichiatra, che mi segue ancora. Chi butta gli psicofarmaci è pazzo. Quando è cominciata la depressione? Presto. Sono sempre stata malinconica, oltre che solare. E fino al ’70, quando ho cantato L’Appuntamento, non ero popolare e sentivo ansia, inadeguatezza. La mia patologia è semplice: soffro d’ansia, non dormo, dopo tre mesi che non dormo, cado in depressione. Ho fatto Sanremo due anni fa, poi ho avuto un anno vuoto ed ero triste, ora lavoro tanto e sono rinata".

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