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Paola Caruso dopo l’emorragia: “La paura mi ha segnato, non so se tornerò a sorridere”

Vittima di un’emorragia causata da un problema a un’ovaia per cui ha rischiato di morire, l’ex concorrente dell’Isola dei Famosi racconta la difficile convalescenza e il terrore di stare nuovamente male: “Sono sfiduciata, questa storia fatto uscire il mio lato oscuro”.
A cura di Valeria Morini
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Il terribile episodio che ha visto recentemente protagonista Paola Caruso sembra aver sconvolto profondamente l'ex concorrente dell'Isola dei Famosi. Alcune settimane fa, è stata colpita da un'emorragia provocata da un problema a un'ovaia, che l'ha costretta al ricovero e a un intervento d'emergenza. Un trauma che Paola è tornata a raccontare a ‘Diva e Donna', con parole piene di dolore: "Non so se riuscirò a tornare a sorridere di nuovo".

Nonostante il peggio sia passato, e la Caruso abbia già ripreso l'attività lavorativa – presto la vedremo come giurata nel cast di "Selfie – Le cose cambiano", il nuovo programma di Simona Ventura – gli effetti dell'emorragia a causa della quale ha rischiato la vita si fanno ancora sentire, tanto che i suoi movimenti sono limitati e non può dedicarsi all'equitazione e all'adorato cavallo Cappuccino.

Sono sfiduciata, temo di poter star male di nuovo. Sono debole, non posso fare sforzi, andare in palestra o dedicarmi ai miei cavalli.

"Ho temuto di non poter avere figli, ho ancora paura"

Non è purtroppo la prima volta che Paola Caruso deve affrontare un grave trauma: anni fa rimase paralizzata per mesi a causa di una caduta da cavallo. Stavolta, il problema è stato fortunatamente risolto in breve tempo, ma il rischio è stato altissimo, come ha spiegato nel dettaglio la Bonas.

Era un sabato sera, ero con amici a casa a Roma quando ho sentito delle fitte terribili alla pancia. Dopo mezz'ora non riuscivo a muovermi per i dolori. Un'ambulanza mi ha portata in ospedale. Era chiaro che c'era qualcosa di grave, ma i medici non capivano cosa. Hanno aspettato tre giorni prima di pensare di operarmi senza sapere bene cosa cercare. Per fortuna un uomo forte, un imprenditore di 42 anni che avevo incontrato 10 giorni prima che mi sentissi male, mi ha portata in una clinica dove hanno capito subito che l'emorragia partiva da un'ovaia. Prima di entrare in sala operatoria, il dottore mi aveva detto: ‘Non so se riuscirò a salvarti l'ovaia'. La cosa peggiore che a 31anni ti puoi sentire dire, ho creduto che non avrei più potuto avere figli. Mi hanno salvato l'ovaia, oltre che aspirato tutto il sangue che avevo perso: era arrivato al fegato.

Benché tutto si sia concluso per il meglio, il ricordo è troppo recente e oggi Paola è ancora terrorizzata:

Dopo queste vicissitudini è uscito il mio lato più oscuro. La paura mi ha segnato per sempre. Non so se riuscirò a tornare a sorridere di nuovo.

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