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Paolo Villaggio: “L’omosessualità è un’anomalia genetica non desiderata” (AUDIO)

Ai microfoni della trasmissione “La Zanzara” di Radio 24 l’attore ha rilasciato delle dichiarazioni sull’omosessualità, definita come “un’anomalia genetica”, che hanno fatto discutere l’opinione pubblica italiana.
A cura di Simona Saviano
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Paolo Villaggio L'omosessualita e un'anomalia genetica

Le parole del noto attore Paolo Villaggio, ai microfoni della trasmissione radiofonica di Radio24 "La Zanzara" fanno discutere da giorni. In una telefonata in cui il noto attore ha raccontato che il suo voto andrà a Beppe Grillo, nonostante il suo scetticismo nella classe politica italiana che aveva già espresso in una trasmissione tv in cui ha affermato che l'Italia è un paese di merda, Villaggio non si risparmia e spazia la sua analisi sull'attualità: da Corona probabilmente sodomizzato dai suoi compagni di cella a causa dell'invidia, fino ai bambini di coppie gay. E' proprio sulle sue affermazioni sull'argomento dell'omosessualità che si sono scatenate le critiche dell'opinione pubblica. Ha infatti così affermato, in riferimento alle frasi discutibili di La Russa a proposito dei figli cresciuti da coppie omosessuali:

L'omosessualità è un'anomalia genetica. I cattolici hanno sempre cercato di colpevolizzare l'omosessualità che invece non è vera. E' un incidente. Se si ha amore per il prossimo bisognerebbe capire che è una deviazione non desiderata. Così come quando si dice che i figli di coppie gay diventano omosessuali è abominevole perché i figli di coppie gay non corrono alcun pericolo.

Si tratterà forse di un'uscita poco "felice" dell'attore neo 80enne, ma è certo che nel caso di un argomento così delicato le parole vanno sempre pesate, il rischio del fraintendimento oppure no è sempre dietro l'angolo.

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