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Parla Raoul Bova: “Con Chiara era finita da tempo, Rocío non c’entra”

Per la prima volta dal momento in cui è stata resa pubblica la separazione da Chiara Giordano, Raoul Bova racconta la sua verità, scagionando Rocío Munoz Morales ma non l’ex suocera Annamaria Bernardini De Pace.
A cura di Stefania Rocco
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Provocò scalpore la lettera aperta di Annamaria Bernardini De Pace che si credeva fosse indirizzata a Raoul Bova. Il celebre avvocato divorzista pubblicò sul quotidiano Il Giornale un lungo scritto, una lettera “al genero degenere” salvo poi smentire avesse fatto riferimento proprio a Bova. Anche in quell’occasione, quando la sua storia con Rocío Munoz Morales era già diventata di dominio pubblico, Raoul preferì rimanere in silenzio. A distanza di quasi un anno da quel momento, il divo ha cambiato idea e, per la prima volta, ha raccontato a Vanity Fair i suoi sentimenti, scagionando la sua nuova compagna ma non l’ex suocera che, contro di lui, avrebbe ingaggiato una vera e propria guerra:

Sono il bersaglio di una campagna. Il traditore che merita la gogna. Finora non avevo mai reagito per non peggiorare le cose, ma alla fine ho capito che in realtà le peggioro stando zitto. Perché chi è mosso dal rancore non si ferma, più incassi e più attacca. E io devo proteggere i miei figli da questa guerra. Per questo parlo. Per dire: vi prego, basta con questa guerra che fa solo del male. Basta leggere i giornali, i nomi di chi firma gli articoli, e quelli degli editori. La lettera aperta al “genero degenerato” mi ha profondamente ferito. Ma pazienza per me. Il problema è che tutta questa situazione fa star male i miei figli, i suoi nipoti. Come deve sentirsi, un ragazzino, nel leggere che il suo papà è un traditore superficiale, che non si è fatto nessuno scrupolo a scaricare la mamma per una ventenne? Le cose non sono andate per niente così, ma lui come fa a capirlo?

Bova non nomina esplicitamente la potente ex suocera ma il riferimento è semplice da interpretare. La Bernardini De Pace è una firma de Il Giornale, nonché sorella di un editore. Raoul dice di aver fatto l’abitudine alla gogna mediatica, ciò che non tollera è che anche ai suoi figli sia chiesto di fare altrettanto. È per loro che l’attore si auspica serenità, perché sarebbe inutile aggiungere altra sofferenza a quella che già stanno inevitabilmente vivendo:

Se fosse stato possibile risparmiare loro quello che stanno vivendo, lo avrei fatto. Perché un divorzio è un dolore per tutti, e in particolar modo per i bambini. Ma perché aggiungere altra sofferenza? Vorrei che i miei figli capissero che tra noi il rapporto non deve cambiare, perché un padre ce l’hanno ancora, e io ci sarò sempre per loro, anche più di prima. Vedo i figli di tanti separati, anche celebri, che sono sereni, escono tranquillamente con la nuova compagna del padre o il nuovo compagno della madre. Non poteva succedere anche a noi? A chi fanno bene gli articoli che mettono in cattiva luce me e la mia compagna? A nessuno.

A proposito dell’ex suocera, Raoul aggiunge:

Ne vorrei parlare il meno possibile, mi sembra che abbia parlato abbastanza lei. Posso solo dire che mi sono sempre sforzato di avere un atteggiamento civile nei suoi confronti, perché è la nonna dei miei figli. Questo lei lo sa.

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E finalmente, prima di toccare l’argomento Rocío, Bova racconta che il matrimonio con Chiara Giordano era finito già tempo prima di conoscere quella che è diventata la sua attuale compagna:

Il nostro matrimonio era finito da un pezzo, da ben prima che conoscessi Rocío. A lungo Chiara e io abbiamo cercato di salvare un rapporto in cui credevo, abbiamo fatto tutto il possibile. Ma se dopo molto tempo e tanti tentativi non succede nulla, può capitare di incontrare un’altra persona. Finché un giorno ti chiedi: a quarant’anni devo ancora essere schiavo del mio ideale di famiglia perfetta? Io non sono il tipo di persona che accetta un rapporto di facciata mentre nella realtà uno dei due – o anche l’altro – si prende le sue distrazioni fuori casa. Con che coraggio avrei guardato negli occhi i miei figli, la sera, se avessi dovuto fingere di essere il marito che non ero più?

La Munoz Morales gli è stata accanto, mai ha pensato di abbandonarlo nonostante la situazione difficile. Nonostante fosse stata presa di mira e gettata in pasto alla stampa. Perfino quando le accuse di tradimento hanno cominciato a investire anche la storia con Raoul:

Non è stato facile nemmeno per lei. Presentata dai soliti giornali alla stregua di un Bin Laden. Rocío, che ha rubato l’uomo a un’altra. E poi calpestare la sua privacy, farla passare per raccomandata… Non era scontato che reggesse, in fondo ha solo 27 anni, ma ha dimostrato una gran forza e il nostro rapporto oggi è persino più solido.

Bova si racconta a pieno titolo per la prima volta. Nulla ha scelto di tacere, per ripulire la sua immagine ma anche perché stufo di incassare inerme. Questa è la sua versione, una versione che spiega almeno in parte quanto accaduto. E attraverso la quale spera di potersi riprendere la sua vita. E, ancora più fondamentale, la sua dignità.

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