Pato non paga gli alimenti a Sthefany Brito e rischia il carcere
Dopo appena nove mesi di matrimonio, Pato e Sthefany Brito divorziarono. Era il 2010. Ora il papero del calcio italiano, attualmente in forza al Milan, è felicemente innamorato della sua Barbara Berlusconi. Eppure i problemi sono sempre dietro l'angolo. La sua ex moglie, infatti, fa sentire forte e chiara la sua voce e attraverso le parole della sua legale punta il dito contro il calciatore: "Stiamo studiando il modo migliore per chiedere il carcere per Alexandre Pato". Un annuncio a dir poco preoccupante: parole dure, durissime quelle pronunciate da Gisela Pazini, l'avvocato che tutela i diritti di Sthefany Brito. Mentre la quarta camera civile del tribunale di Rio de Janeiro dà ragione a Pato e sospende il pagamento di 22mila euro per gli alimenti, il legale dell'attrice non si arrende ed è pronta a scendere in battaglia.
IL DIVORZIO E L'ACCORDO CON LA BRITO: La coppia si sposò nel 2009 e nel 2010 entrambi decisero di separarsi. Il motivo? Conflitti insanabili all'interno della coppia misero fine alla loro storia d'amore. Dopo i sentimenti, venne quindi il tempo del divorzio da record per Pato. Il calciatore aveva stipulato con la sua ex moglie un contratto, oggi svelato dall'avvocato della Brito: "Quando si sono sposati, nel luglio 2009, lui le ha detto che avrebbe dovuto smettere di lavorare, e in cambio lui avrebbe depositato 50mila reais ogni mese sul suo conto corrente. Il pagamento è andato avanti fino a quando i due sono rimasti sposati, poi si è interrotto. Dopo il divorzio, lui le ha offerto 5mila reais al mese fino alla fine dell'anno, somma che la mia cliente ha giudicato insufficiente". Insomma sembra proprio che la querelle legale sia solo all'inizio.
A Fabbraio il tribunale di Rio De Janeiro aveva stabilito che Pato pagasse 50mila reais di alimenti a Sthefany. Ma il calciatore aveva preferito non soddisfare le richieste dell'attrice soprattutto da quando la quarta camera civile del tribunale di Rio de Janeiro ha sospeso i versamenti, evitando così che Alexandre dovesse pagare gli arretrati del mantenimento. Tuttavia Gisela Pazini non si dà per vinta: "La verità è che Pato non ha mai pagato un centesimo per la mia cliente. Sono sicura che riusciremo a far annullare questa sospensione. Stiamo studiando la forma migliore per chiedere il carcere per Pato per inadempienza".
LA DIFESA DI PATO: Se Gisela Pazini non intende arrendersi per tutelare la sua assistita, anche l'avvocato di Pato sull'argomento ha le idee chiare e non si dichiara minimamente preoccupato dalla pretese avanzate dalla legale di Sthefany Brito. João Paulo Lins e Silva infatti ammette che il carcere per il giocatore in forza al Milan non è un'ipotesi realistica. La quarta camera civile del tribunale di Rio de Janeiro ha infatti sospeso i pagamenti e con questo la querelle dovrebbe essere definitivamente archiviata: "Questa sospensione è come se annullasse la decisione del giudice a febbraio, quindi il mio cliente non deve nulla all'ex moglie. E poi lui le ha già pagato 5mila reais al mese da quando si sono separati alla fine del 2010".