Raimondo Vianello è morto nello stesso giorno di Totò
Scherzi del destino. Raimondo Vianello, pilastro portante della tv italiana dalla sua nascita fino a un decennio fa, si è spento. Ma non è questa la notizia strabiliante: alla soglia dei 90 anni l'attore romano era ammalato ed era stato ricoverato la settimana scorsa, nel giorno di Pasqua, al San Raffaele di Milano per curarsi. Purtroppo gli sforzi sono stati inutili e all'alba di oggi, 15 Aprile, è stato registrato il decesso di Raimondo Vianello. L'Italia piange: dai suoi fans, alle persone più anziane che hanno visto crescere la televisione italiana con lui, passando per i familiari e uomini di spettacolo e del Governo, tutti hanno mandato messaggi di cordoglio, soprattutto a sua moglie Sandra Mondaini.
I primi sono stati Fiorello e Maria De Filippi, ma anche il calcio gli ha reso omaggio. Se non fosse stato per il quotidiano Il Messaggero, che ha raggiunto telefonicamente la nipote di Totò, in pochi avrebbero saputo che oggi si celebra un altro avvenimento: l'anniversario della morte di Totò De Curtis, il più grande comico italiano di tutti i tempi.
"Con Raimondo Vianello scompare per sempre un'intera generazione di comici, ha dichiarato la nipote di Totò, "capeggiata proprio da mio nonno di cui oggi ricorre, è singolare, il 43/mo anniversario della morte: hanno girato insieme due film (Sua eccellenza si fermò a mangiare e Diabolicus) e si sono voluti molto bene". "Nei racconti fatti in casa – ha proseguito Diana- si è sempre parlato di un grande rispetto e una grande amicizia fra i due. Ma soprattutto quando hanno girato insieme, mi è stato raccontato di grandi risate". Due grandi attori, due comici che hanno fatto impazzire il proprio pubblico, uniti in un insolito e triste destino.