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Raoul Bova e Il mondo che vorrei

L’attore presta il suo volto al corto “Graffiti” che esalta la giustizia sociale contro la mafia. La Fondazione Coloriamo i Sogni dell’attore ha donato un’opera alla mostra alla Triennale di Milano dove sono esposti 200 lenzuoli con disegni antimafia degli studenti italiani.
A cura di Marianna D Onghia
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raoul bova mediafriends

Bello e bravo il nostro Raoul Bova e poche/i non saranno concordi con questo giudizio nel leggere dell'ultima collaborazione dell'attore italiano. Il protagonista di Come un delfino ha prestato il suo volto al cortometraggio girato per Mediafriends dal titolo "Graffiti" interpretato con giovani attori italiani tra cui alcuni già visti nelle serie tv dell'azienda tv privata; inoltre ha voluto dare il suo contributo alla mostra-progetto "Il mondo che vorrei" contro la mafia e a favore della giustizia sociale.

La mostra sarà aperta alla triennale fino al 27 maggio ed è promossa da Mediafriends e l'associazione "Giovanni e Francesca Falcone": non a caso, il giorno di chiusura della mostra coincide con il 20esimo anniversario dalla strage di Capaci e via D'Amelio a Palermo dove persero la vita i giudici Borsellino e Falcone con gli agenti della loro scorta e  Francesca Morvillo. Il progetto ha trovato nell'anno scolastico 2010/2011 la collaborazione del Ministero dell'Istruzione che ha permesso al concorso "Il mondo che vorrei. Il trionfo della legalità, le minacce dell’ecomafia e il valore della memoria” di arrivare negli istituti italiani e di chiedere ai ragazzi un pensiero, uno slogan, un disegno contro la mafia. Frase d'ispirazione per ogni lavoro è stata la frase di Giovanni Falcone "Gli uomini passano, le idee restano".

il mondo che vorrei triennale

Duecento lenzuola esposte alla triennale di Milano dove il lenzuolo rappresenta il simbolo della lotta alla mafia: la ditta Caleffi le ha gentilmente regalate agli studenti italiani che hanno disegnato sul tessuto bianco la loro idea di futuro senza mafia, ma nella legalità. Le opere son state dapprima esposte a maggio scorso a  Palermo per la giornata della legalità e arrivate ora a Milano. Tra le opere degli studenti italiani c'è anche una creazione ispirata al tema dell'esposizione che porta la firma della Fondazione Coloriamo i Sogni di Raoul Bova e Chiara Giordano e durante la mostra sarà appunto proiettato il corto "Graffiti" che vede l'attore italiano nel cast di questa pellicola che esalta i principi di legalità e giustizia contro l'organizzazione mafiosa. Un'iniziativa lodevole che termina formalmente il 27 maggio, ma che non può arrestare la sua corsa in questa difficile e lunga battaglia.

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