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Renato Pozzetto ricorda la moglie Brunella Gubler: “Vorrei rivederla, non sognarla mi addolora”

Renato Pozzetto, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha ricordato la moglie Brunella Gubler. Si sono sposati nel 1967. Nel 2009, Brunella è morta lasciando un vuoto nella vita dell’attore. Ancora oggi, Pozzetto fa fatica a parlare di lei. Vorrebbe tanto sognarla per poterla rivedere.
A cura di Daniela Seclì
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Renato Pozzetto si è raccontato in un'intervista rilasciata a Corriere.it. L'attore si prepara a tornare al cinema in un ruolo da protagonista. Nel film di Pupi Avati, Lei mi parla ancora, Pozzetto interpreta Nino Sgarbi. La trama è tratta dal libro in cui il padre di Vittorio ed Elisabetta Sgarbi, racconta la lunga storia d'amore con Caterina Cavallini. Anche nella vita dell'attore c'è stato un amore intenso ed eterno, quello per la moglie Brunella Gubler. I due si sono sposati nel 1967 e hanno avuto due figli, Giacomo e Francesca. Nel 2009, purtroppo, la moglie di Pozzetto è scomparsa.

Renato Pozzetto e il ricordo della moglie Brunella Gubler

Renato Pozzetto fa fatica a parlare della moglie Brunella Gubler. Anche nel corso dell'intervista, ha precisato di trovare difficile raccontare di lei. "Preferisco di no": ha commentato. In fondo, però, è come se non se ne fosse mai andata. La casa dove vive l'attore, è ancora piena delle sue foto. Gli è stato chiesto, allora, se come il protagonista del film di Pupi Avati, anche lui sia solito parlare con Brunella Gubler: "Non le parlo e, soprattutto, non la sogno. Non sognarla mi addolora molto. Era mia moglie, vorrei rivederla. Era simpatica, spiritosa. È stata paziente col mio lavoro quando stavo lontano a girare". Si è detto convinto che l'amore vero vada oltre tutto.

Cochi e Renato
Cochi e Renato

Renato Pozzetto e la vita a 80 anni

Il 14 luglio 2020, Renato Pozzetto ha compiuto 80 anni. L'attore ha raccontato com'è oggi la sua vita. Non ama guardare i film, né dedicarsi ad attività sportive di vario genere. Gli piace andare dritto al cuore della vita: "Non vado a pescare, non gioco a tennis, non vado allo stadio, preferisco vivere: mi piaceva viaggiare, navigare, guidare. Ho fatto tre Parigi – Dakar. Oggi, posso solo passeggiare. Per fortuna, abito nello stesso palazzo dei miei due figli e dei miei cinque nipoti, ci vediamo, stiamo insieme. Per tutto il resto, sono qua che aspetto il vaccino".

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