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Ricky Martin: “Cresciuto con l’idea che se sei gay vai all’inferno” (VIDEO)

Il cantante portoricano è stato uno dei relatori ad una conferenza ONU contro l’omofobia. A sorpresa ha rivelato di essere cresciuto letteralmente nella paura di andare all’inferno, vittima di credenze e tradizioni culturali. La sua battaglia contro i pregiudizi e verso l’uguaglianza non si fermerà.
A cura di Simona Saviano
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Ricky Martin Sono cresciuto con l idea che se sei gay vai all inferno

Dopo aver affermato che avrebbe dovuto fare coming out molto prima visto che uscire allo scoperto è stata una delle cose migliori della sua vita, Ricky Martin è diventato uno dei volti principali nel mondo per le principali battaglie sociali: che si parli di AIDS, lotta alla povertà o contro la discriminazione omosessuale lui c'è. Non si nasconde più e seduto accanto a Ban Ki Moon è stato uno dei principali relatori durante una conferenza delle Nazioni Unite sull'omofobia a New York dove si è raccontato e ha condiviso le paure prima di svelare l'omosessualità.

Contro ogni l'omofobia – Sollecitato dai presenti, la popstar risponde ad alcune domande, raccontando di quanto siano oggi fortunati a poter parlare della questione in una conferenza ONU, segno che le cose nel mondo stanno cambiando. Confermando quanto detto una settimana fa, ha ribadito che farebbe di nuovo coming out visto che si è sentito benissimo dopo. A sorpresa ha rivelato di essere cresciuto letteralmente nella paura, vittima di un'idea distorta:

Per molti anni ho vissuto nella paura perché ero cresciuto con un concetto distorto: "Sei gay quindi appartieni all'inferno"

Ha dovuto dare un freno alle tradizioni, convenzioni e a tutto ciò che gli era stato insegnato in passato ed è stata dura, Rifarebbe di nuovo tutto quello che ha fatto anche per essere un esempio per tutti quelli che hanno tanta difficoltà ad accettare la propria identità e farsi accettare. Ha trovato l'amore ed è stato solo grazie al suo coraggio di venire allo scoperto, un atto di dignità e di verità anche nei confronti dei suoi figli Matteo e Valentino.

I fan gli dicono "Stop" – Ricky ha menzionato, abbastanza piccato, che ogni volta che si trova sul palco diventa per lui occasione per sensibilizzare le persone ma trova seccanti alcune critiche che riceve quotidianamente a causa del suo impegno sui principali social media:

Trovo molto triste che su Twitter o Facebook, spesso anche tra i miei fan, le persone mi chiedano di smettere di parlare della questione. Come a dire "ok, abbiamo capito che sei gay però ne abbiamo abbastanza, basta parlarne siamo stufi". Ma io non mi fermo e attualmente sono circondato da persone che stanno combattendo per la stessa causa: uguaglianza, amore e giustizia sociale. Chiediamo solo e soltanto gli stessi diritti. Né più né meno. Siamo uguali.

Lui non si fermerà e continuerà a parlare pubblicamente e a battersi contro l'omofobia. Che i suoi fan e il mondo dei media lo vogliano oppure no.

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