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Rihanna contestata dagli animalisti per l’uso di pellicce: “Vergognati” (VIDEO)

Alla presentazione ufficiale del suo nuovo profumo in un centro commerciale di New York, RiRi è stata bersaglio di una manifestazione della Peta per la sua abitudine a indossare pellicce. Gli attivisti sono intervenuti urlando e impugnando cartelli con foto di animali morti, ma sono stati subito allontanati dagli addetti alla sicurezza.
A cura di Valeria Morini
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Doveva essere una giornata perfetta per Rihanna, arrivata a New York per promuovere il lancio del suo nuovo profumo, il RiRi, presso la prestigiosa boutique Macy's in un centro commerciale di Brooklyn. E invece, un agguerrito gruppo di animalisti ha pensato bene di guastare la festa alla popstar, con una piccola manifestazione che disturbato la presentazione della fragranza. Alcuni attivisti della Peta sono intervenuti durante l'evento, impugnando cartelli che raffiguravano fotografie di animali morti scuoiati e urlando all'indirizzo della cantante frasi come "Rihanna vergognati! Per ogni pelliccia 15 animali sono morti". La sexy artista delle Barbados sarebbe infatti finita nel mirino dell'associazione per la folta presenza di pellicce nel suo guardaroba. Gli addetti alla sicurezza di RiRi sono subito intervenuti e hanno provveduto ad allontanare i manifestanti. La Peta è una delle più note organizzazioni animaliste del mondo, celebre per i gesti plateali con cui denuncia le torture agli amici a quattro zampe e soprattutto perché può vantare come testimonial diverse celebrità, da Pamela Anderson alla nostra Elisabetta Canalis.

La Peta contro le popstar: da Lady Gaga a Katy Perry

Già nel 2012, la Peta prese di mira Rihanna per la sua abitudine a indossare stivali di serpente. La cantante si giustificò dicendo di non sapere che questi animali vengono abitualmente scuoiati vivi. Per sua fortuna, RiRi è in buona compagnia. All'epoca, venne contestata anche Lady Gaga per i suoi abiti e accessori di provenienza animale (e dire che lei si era schierata contro le pellicce). Nel 2013, invece, a finire nel bersaglio degli animalisti fu Katy Perry, per il sospetto maltrattamento di alcune creature utilizzate nel suo video "Roar". Solo qualche settimana fa, aveva fatto il giro del mondo la notizia di Rihanna "neomamma" di un tenero cagnolino trovato in un nightclub e subito adottato. Nemmeno quelle tenere immagini hanno fermato le proteste della Peta.

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