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Ripa di Meana: “Prendo 900 euro di pensione. Il bonus Poletti serve a calmare gli animi”

“Matteo Renzi è un imbonitore”, è così che Marina Ripa di Meana ha commentato la notizia del bonus Poletti. Ha spiegato, poi, di vivere con una pensione di 900 euro, ma comunque non si lascia “abbindolare dalla caramellina”.
A cura di D.S.
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Lo scorso maggio, dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato il blocco della rivalutazione delle pensioni nel 2012-13 deciso dal governo Monti, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha annunciato: "Nessun pensionato perderà un centesimo. Noi scriveremo una nuova norma rispetto al blocco dell’indicizzazione che restituirà in tasca a 4 milioni di italiani il 1 agosto 500 euro a testa. Ovviamente non sarà un rimborso totale. Ma ci sono 2 miliardi che mi ero tenuto per le misure contro la povertà". Marina Ripa di Meana ha detto la sua a proposito del bonus Poletti, nel corso di un'intervista rilasciata al settimanale "Top". Ha spiegato di percepire una pensione di 900 euro.

“La notizia del bonus di Renzi è ancora fresca, dovrei capire se rientro tra i pensionato che ne beneficiano. Io al momento forse prendo qualcosina in più e non rientro tra quelli che ne hanno diritto. Io non ho segreti, prendo circa 900 euro, che sono la somma che prendo come pensione per il mio lavoro da artigiana. Ho avuto per anni il mio atelier di sartoria, più i contributi che ho versato come personaggio dello spettacolo per le mie apparizioni televisive. Può essere che rientri, ma poco cambia".

Ha definito, poi, Matteo Renzi un "imbonitore":

"Sappiamo bene che certi bonus servono a calmare gli umori. Indagherò a fondo, ma sono abbastanza certa che questo imbonitore che abbiamo alla Presidenza del Consiglio se ce li dà da un lato, ce li toglie sempre dall’altro, come è sempre stato. Personalmente, non mi lascio abbindolare dalla caramellina".

Infine, ha dichiarato di comprendere che per alcuni pensionati sia comunque una bella notizia quella di ricevere qualche centinaia di euro in più:

"Mi rendo conto però che per molti pensionati che fanno fatica, trovarsi qualche centinaio di euro in più nel mese di agosto sarà un’iniezione di buon umore e questo non guasta mai. È una cosa buona, sì, ma a che prezzo? È un po’ come la favola degli 80 euro con cui il Premier si è accalappiato le simpatie dei voti. Poi quei soldi che ci chiedevamo come sarebbero stati spesi sono usciti raddoppiati o moltiplicati con altre imposte. Personalmente, non mi faccio fregare da queste operazioni simpatia!“.

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