Romina Pierdomenico, la fidanzata di Ezio Greggio dopo la malattia: “Un reality? Tempo di riscatto”
Romina Pierdomenico è la modella 28enne che da tre anni è legata a Ezio Greggio, conduttore di Striscia la notizia. Un compagno ingombrante e una differenza d’età – li separano 38 anni – che è ancor più ingombrante della fama del popolare presentatore. Ma per Romina è tempo di riscatto. Lo racconta a Fanpage.it dopo avere reso nota la convivenza con una patologia, la psoriasi guttata, che a lungo le ha impedito di lavorare. Un periodo difficile del quale Romina ha fatto sparire ogni foto. “Passare dall’essere quasi Miss Italia a vivere ricoperta di macchie non è facile”, racconta oggi che è pronta a voltare pagina. A cominciare dal lavoro: “I reality? Ho detto qualche no ma adesso ho capito che devo prendermi più alla leggera”.
Quanti anni avevi quando hai capito che qualcosa non andava?
Era gennaio 2017 ed ero reduce da un periodo di stress psicofisico. Avevo 25 anni e facendo la doccia dopo un allenamento di pugilato mi accorgo di uno sfogo sulla pancia. Mi visitano tre dermatologi che sbagliano la diagnosi finché, nel giro di tre settimane, finisco in pronto soccorso perché ero ricoperta di macchie su tutto il corpo, escluso il viso. Erano partite dalla pancia per poi raggiungere le braccia, il collo, la schiena, avevo perfino delle piaghe sul seno. Era diventato un inferno. Al San Raffaele incontro l’assistente del primario che capisce subito di che cosa si tratta, mi ricoverano per un giorno e finalmente comincio a curarmi. La mia era chiaramente una predisposizione genetica, non è stato lo stress a provocare la psoriasi.
Hai dichiarato di avere perso un lavoro a causa della psoriasi. Cosa accadde?
Lavoravo tantissimo come modella. Facevo showroom, campagne e presentazioni ma da quel giorno dovetti fermarmi perché ero impresentabile. Gli sfoghi mi facevano male e mi davano prurito. Per fortuna le cure sono state pagate dallo stato perché così era previsto. Sono sopravvissuta ma non so ancora come ho fatto.
Dopo quanto tempo sei riuscita a tornare a lavorare?
Dopo un anno e mezzo. A quattro mesi dall’inizio della cura sono partita per il Brasile usando l’ultimo gruzzoletto di soldi messo da parte. Ero a Milano da sola, la mia famiglia era lontana e quindi ho dovuto affrontare tutta questa storia senza supporto. Stare al mare mi ha aiutato a velocizzare il processo di guarigione. La psoriasi ha tre stadi: comincia con le macchie che poi si squamano e la pelle resta bianca. A un certo punto le mie amiche hanno cominciato a chiamarmi Bambi perché avevo cambiato la pelle ed ero tutta maculata. Sono diventata talmente forte che riuscivo perfino a sorriderne e a uscire di casa. Solo che una volta superato il problema fisico, è arrivato quello psicologico. Ero a terra: avevo perso il lavoro e la vita sociale. Passare dall’essere quasi Miss Italia al ritrovarsi coperta di macchie dalla testa ai piedi non è facile. Sono riuscita a uscirne grazie al percorso con una persona molto preparata. Avevo addirittura deciso di lasciare questo lavoro e dedicarmi al fitness.
Così non saresti stata costretta a stare davanti all’obiettivo?
Esatto. Ero stanca e non più sicura di me, anche se continuavo a essere forte. Ho cambiato idea perché sono devota al mio lavoro e ho capito che non dovevo abbandonare perché forse ho qualche capacità da sfruttare. Così quando mi hanno chiamato per fare Colorado, ho deciso di buttarmi.
Qualcuno banalizzerà questa storia e la patologia di cui sei affetta. Vuoi spiegare come si manifesta la psoriasi guttata nella sua forma peggiore? Ci sono foto che raccontano quel periodo?
Non le mostrerei nemmeno se mi dessero 2 milioni di euro perché era una cosa orrenda da vedere. La psoriasi guttata è una pioggia di gocce che invade il corpo. Ero ricoperta di queste gocce che man mano si sono allargate e poi si sono squamate. Ricordo lo shock di quelli che vedevano le foto. Ho dovuto cancellarle perché erano imbarazzanti, non riuscivo più a guardarle. Me ne è rimasta solo una.
Mi pare di avere capito che sia fondamentale mantenere un equilibrio psicofisico per tenere a bada gli effetti della psoriasi. Alla luce di questa necessità, come riesci a convivere con le critiche che continuano a pioverti addosso per la differenza d’età con il tuo compagno Ezio Greggio?
La mia forza è talmente superiore alle insoddisfazioni delle persone che non ci faccio nemmeno caso. Chi mi sta vicino continua a chiedermi come faccio a passarci sopra, altri non ci sarebbero riusciti. Navigo sopra queste frustrazioni. Anzi, mi fa piacere si alimentino della mia vita. Vivono la loro vita in funzione di ciò che faccio io ed è una soddisfazione. Non mi ha mai toccato nulla, in caso contrario non ce l’avrei fatta a sopportare per tre anni. Alcuni mi guardano male già quando esco da casa. Sono cose che accadono quotidianamente. A volte mi accorgo che al tavolo di fianco al nostro c’è chi ride, ti accorgi che ti guardano dubbiosi. Un po’ mi infastidisce, ogni tanto vorrei mandare a quel paese qualcuno ma pazienza. Ho vissuto cose talmente più forti che queste battute non mi interessano.
Accadde anche all’epoca dell’annuncio della co-conduzione de La sai l’ultima con Ezio Greggio.
Solo prima che andassimo in onda. Ricordo un articolo di Maurizio Costanzo che zittiva chi mi aveva attaccato perché consapevole che avessi dimostrato di non essere un’oca. Quelli che mi avevano puntato contro il dito si sono ricreduti perché hanno visto una persona che lavorava applicandosi, restando nel suo e facendo quello che sapeva fare. Senza presunzione, senza pretese e senza fare la cretina. E poi lavoravo già da prima di stare con Ezio, di che parliamo? Non mi toccano quelle critiche perché la nostra è una storia vera.
Dopo La sai l’ultima due anni fa insieme a Greggio, c’è stato un lungo periodo di stop. Perché?
Un po’ per il Covid. Avevo un progettino ma è stato bloccato a causa della pandemia. In quel periodo non c’era molto, a parte i reality. Ci sono conduttrici come Alessia Marcuzzi e Ilary Blasi che hanno fatto fatica nell’ultimo periodo, figuriamoci un’esordiente. Sarebbe stato molto bello fare un altro prime time ma prima viene la gavetta. Sto studiando le lingue e informandomi. Magari se avessi fatto un reality staremmo parlando di altro, ma ho scelto un’altra strada con più no che sì. Ho ricevuto delle proposte che ho rifiutato.
Un reality?
Qualcosa del genere, è capitato.
Però i reality, almeno recentemente, hanno spalancato diverse porte.
Qualche anno fa rifiutai una proposta, non specifico che cosa. Magari domani le cose andranno in maniera diversa. Anch’io sto notando che i reality stanno dando grandi opportunità. Penso ad esempio a Pretelli (Pierpaolo, ndr) e la fidanzata. Sto cominciando ad avere occhi diversi, è giusto giocare alla mia età. Io mi sono presa troppo sul serio. Le persone mi conoscono poco e mi dispiace che mi giudichino solo per la mia relazione.
Perché credi che accada?
È un limite di chi ti sta di fronte. Stare con un uomo che ha 38 anni di più fa scattare subito il pregiudizio, non l’approfondimento.
Come ci lasciamo?
Dicendoci che credo sia arrivato il momento del riscatto. Qualcosa in me sta cambiando, ho proprio voglia di prendermi alla leggera anche dal punto di vista lavorativo. Di mettermi alla prova. Ho 28 anni e inizio a sentirne il bisogno.