“Rossano Rubicondi ha fatto la chemio e lottato fino alla fine”, il video della messa in suo ricordo
Rossano Rubicondi ha ricevuto l'ultimo saluto anche in Italia con una messa in suo ricordo celebrata nel pomeriggio di sabato 6 novembre, nel Santuario arcivescovile di San Giuseppe, a Milano. L'iniziativa è arrivata da parte dell'agenzia che seguiva il volto tv in Italia, la Star Managment di Paolo Chiparo, che ha voluto commemorare Rubicondi, morto a 49 anni per un aneurisma polmonare, anche nel suo paese d'origine. Da anni viveva a New York, dove venerdì 5 novembre sono stati celebrati i funerali organizzati dall'ex moglie Ivana Trump. In chiesa a Milano, allestita per l'occasione con una gigantografia di Rubicondi sull'altare, hanno partecipato soltanto gli amici, nessun parente.
"Era sotto chemio, le chiamava ‘le bombe'"
"Si dice che aveva deciso di smettere di combattere, non è così. Rossano voleva vivere", così il giornalista e amico Roberto Alessi, presente alla funzione religiosa, ha fatto sapere a Fanpage.it la voglia di vita che ha sempre contraddistinto la personalità di Rubicondi. Non avrebbe mai smesso di lottare contro il tumore, anzi sarebbe voluto venire ad operarsi in Italia, ma negli Usa nel frattempo non ha mai rinunciato a sottoporsi alla chemioterapia: "La chiamava "la bomba", ne faceva una ogni due tre settimane e lo raccontava sempre in modo molto scanzonato, con lo spirito che lo ha sempre contraddistinto. Non ha mai voluto andarsene da questa vita".
Il rapporto difficile con la famiglia
Gli amici, presenti alla cerimonia, confermano tutti la stessa versione: Rossano Rubicondi non aveva un carattere semplice, anzi. Aveva due anime, una forte e scontrosa e una leggera, ironica, divertente. "Lo ricordo come un anima piena di vita e di allegria, come lo conosceva il suo pubblico", spiega a Fanpage.it Morena Zapparoli, ex moglie di Gianfranco Funari. "Aveva un carattere molto irascibile", aggiunge Roberto Alessi. "Ha avuto momenti di scontro molto forti con tutti, anche con la sua famiglia". I presenti raccontano che i suoi genitori, il padre Claudio e la madre Rosa, non hanno potuto lasciare Roma per partecipare alla funzione. Con loro aveva un rapporto conflittuale, con il fratello non si frequentavano da anni, tanto che Rossano aveva scelto di tenere all'oscuro la sua famiglia dalla sua malattia. Lo aveva raccontato solo agli amici più stetti, "erano loro la sua famiglia".