Royal Baby, mentre si attende Londra fa affari d’oro
Prosegue la spasmodica attesa per l'arrivo del Royal Baby, per il quale si è smesso di fare pronostici, forse per questioni di scaramanzia, fatta eccezione per quanto riguardi il nome del nascituro. Che la cosa si sarebbe trasformata in un volano mediatico di dimensioni enormi, capace di essere per la città stessa una fonte di turismo e affari, era pressoché certo. Ma è vero che la dilatazione dei tempi, l'attesa, stanno rendendo il tutto particolarmente appetibile agli occhi del mondo. Se ne parla senza sapere di cosa parlare e così Wenstminster riceve da giorni fiotti di turisti attratti dal polo magnetico che agisce dal St Mary Hospital, lì dove Kate partorirà. Lo stesso vale per il Big Ben e le principali attrazioni turistiche della capitale inglese.
Nel frattanto, alcun cenno proviene da lì dove ogni notizia dovrebbe partire. Davanti all'ospedale giornalisti e fotografi di tutto il mondo continuano a sostare trovando modo per non avvertire il peso dei giorni che passano senza che il bimbo (o la bimba) nasca. Ciò che ha rassicurato il globo quanto ad un avvento immediato, è il ritorno di Kate a Londra. Poi torna alla mente la certezza della madre di Kate secondo la quale il bambino sarebbe nato sotto il segno del leone ed ancora la speranza di Camilla in una nascita entro il fine settimana. Il mondo ha inesorabilmente sviluppato un callo nei confronti dell'attesa e, unito all'esigenza della regina di andare in vacanza, si profila il rischio verosimile della scadenza del permesso di parcheggio nella zona antistante all'ala Lindo del St Mary's Hospital, riservata unicamente alle auto di Kate e della sua scorta: il limite massimo è il 31 luglio.