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Rudy Zerbi: “La mia compagna incinta stava morendo, io ero in tv con il telefono spento”

Rudy Zerbi, giudice a “Tu si que vales” e insegnante ad “Amici”, confessa di aver rischiato di perdere la compagna incinta e il figlio nato prematuramente poco dopo mentre era in televisione a registrare: “Avevo il telefono staccato”.
A cura di Stefania Rocco
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Intervistato da Vanity Fair, Rudy Zerbi racconta quella che senza dubbio è stata l’esperienza più terribile della sua vita. La protagonista di questa storia terribile, finita bene per fortuna, è la compagna Maria Sole, che all’epoca era al settimo mese di gravidanza. La donna, mentre era da sola a casa, ebbe un distacco totale della placenta, una condizione pericolosissima che può provocare rischi gravi sia per la madre che per il bambino che porta in grembo, fino addirittura alla morte. Quest’esperienza, Zerbi l’ha sperimentata sulla sua pelle e, mentre quest’incidente si verificava, lui era in televisione, con il telefono spento:

Dieci mesi fa è nato Leo, il mio ultimo figlio. Al settimo mese di gravidanza la mia compagna, Maria, ha avuto un distacco totale della placenta mentre era a casa da sola. Io ero in studio, con il telefono staccato. Gli assistenti hanno cominciato a farmi cenno di uscire, ma io dicevo: un attimo, abbiamo quasi finito. È dovuto venire il produttore a prendermi per un braccio. Quando sono arrivato all’ospedale le infermiere piangevano: stavano morendo sia Maria sia Leo. L’hanno fatto nascere in corridoio ma, una volta nato, aveva bisogno di cure speciali e solo pochi ospedali a Roma hanno le incubatrici per i prematuri gravi, e quel giorno erano tutte piene. Così ci hanno mandati al Casilino, un ospedale di periferia. Lì mi sono reso conto che, nell’emergenza, chi fa la differenza sono proprio gli infermieri, gente che fa fatica ad arrivare alla fine del mese, che lavora, condivide e piange con te. I bambini che salvano diventano i loro figli, ti chiamano quando torni a casa, ti chiedono di mandare le foto, organizzano una festa all’anno per incontrare di nuovo i bambini salvati. Lì vedi la verità.

Con quattro figli avuti da donne diverse, Rudy è orgoglioso della sua famiglia allargata e dei bambini – alcuni dei quali diventati grandi – che hanno riempito la sua vita:

Anche se siamo un po’ sparpagliati: Tommaso e Luca, che hanno 16 e 11 anni, stanno a Milano. Edoardo che ne ha 6 abita a Bologna, e Leo vive a Roma con me. Comunque, ci piace andare a giocare a calcio tutti insieme – a parte Leo, per ora – oppure fare le costruzioni con i Lego. Ogni anno ci diamo l’obiettivo di costruire qualcosa di incostruibile, tipo la navicella di Guerre stellari a dimensioni reali. Non finiamo mai, ma è un’idea romantica.

Lui stesso, figlio biologico di Davide Mengacci, è stato cresciuto da un uomo che riteneva fosse il suo vero padre:

Ho imparato che devo essere presente. Da piccolo ho sofferto moltissimo la mancanza di Zerbi, che pensavo fosse il mio vero papà: io abitavo a Santa Margherita Ligure, lui a Milano, ci vedevamo pochissimo. A posteriori, devo riconoscere che ho sofferto anche dell’assenza del mio vero padre, Davide Mengacci. La domanda che gli ho sempre fatto, e che ancora non ha avuto una risposta, è: come hai fatto a resistere trent’anni sapendo che ero lì? Questa cosa mi ha dato e mi dà un dispiacere mai sopito, e lui lo sa. La mia famiglia ha una storia strana: anche mio nonno, che si chiamava Rodolfo come me, ha cresciuto mia madre come se fosse sua, mentre in realtà non lo era. L’uomo che mise incinta mia nonna scappò di fronte alla notizia della gravidanza. E Rodolfo si fece carico di quella donna e della bambina che portava in pancia.

Rudy Zerbi, autore del trono over di “UeD”, l’incontro con la De Filippi gli ha cambiato la vita

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Quello che non tutti sanno e che Zerbi ha raccontato solo oggi è che, oltre a far parte del cast di “Amici” e “Tu si que vales”, Rudy figura tra gli autori del trono over di Uomini e Donne. L’incontro con Maria De Filippi gli ha decisamente cambiato la vita:

Stranamente uno dietro le quinte: fare il redattore di Uomini e Donne Senior. È bellissimo ascoltare i racconti di queste persone di 70, anche 80 anni che ancora hanno voglia di cambiare qualcosa. Il mondo è pieno di storie bellissime che dovrebbero diventare libri, canzoni. La prima cosa che Maria De Filippi mi ha insegnato è stata: ascolta. Soprattutto se fai una domanda: ascolta la risposta.

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