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Sabrina Paravicini dopo il cancro racconta l’intervento di ricostruzione al seno

L’attrice, dopo aver superato questo scoglio, ha iniziato il percorso di ricostruzione del seno e ne ha parlato sui social, raccontando di essersi sottoposta al primo intervento per la ricostruzione al seno e di essersi separata per qualche giorno dal figlio Nino: “È iniziata la ricostruzione, la prima fase, in attesa della protesi tra qualche mese”.
A cura di Andrea Parrella
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Sabrina Paravicini ha raccontato a fondo la battaglia affrontata in questi ultimi anni, una lotta contro un cancro al seno che è riuscita a sconfiggere. L'attrice, dopo aver superato questo scoglio, ha iniziato il percorso di ricostruzione del seno e ne ha parlato sui social, raccontando di essersi sottoposta al primo intervento per la ricostruzione al seno e di essersi separata per qualche giorno dal figlio.

"Con Nino ci siamo salutati ieri. L'ho portato dagli zii e io questa mattina sono venuta in ospedale. Sono venuta da sola, con la mia macchina. Ho parcheggiato, fatto un bel respiro e sono entrata. È iniziata la ricostruzione, la prima fase, in attesa della protesi tra qualche mese. Sono uscita ora dalla sala operatoria. Mi hanno addormentata mentre ridevo per una battuta, ‘la sala operatoria è donna', ero circondata da medici donne. Mi sono svegliata da poco con colpo di tosse e un sorriso". Ed ha aggiunto:

"Sono un po' stordita ma sto bene. Avevo paura, ho dovuto lavorare un po' per trovare le risorse interne per affrontare di nuovo l'ospedale, la sala operatoria, la paura del dolore. La prima cosa che ho detto quando ho aperto gli occhi è stato: ‘Grazie'", ha concluso l'attrice. Nei mesi scorsi Paravicini ha affrontato un lungo percorso di cure che ha previsto anche una lunga fase di chemioterapie. Lei stessa ne aveva parlato come un periodo nel quale ha potuto contare sul fondamentale appoggio delle persone a lei più vicine:

C’è una bella condivisione con gli altri, tu arrivi e tutti ti comprendono, non c’è bisogno di parlare, non serve dire niente. Ho trovato delle persone con cui mi sono affiancata, è stato un momento di grande condivisione, affetto. Mio figlio è stato fondamentale, ha sdrammatizzato tutti i momenti, ha scherzato sui capelli, sulla parrucca, il suo è stato un punto di vista incredibile.

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