Salvatore Di Carlo: “Uomini e Donne ha penalizzato la mia carriera da calciatore”
Ormai l'idillio d'amore di Teresa Cilia e Salvatore Di Carlo è diventato realtà, a tal punto da essersi trasformato in una convivenza a Roma, che ad oggi pare proceda per il meglio. Salvatore ha deciso di lasciare la sua amata Sicilia per stare più vicino a Teresa, che ha già trovato un impiego molto gratificante nella redazione di C'è posta per te. Mentre lei, quindi, può dirsi alquanto soddisfatta dei primi passi mossi nel mondo della tv, di certo lui non può fare altrettanto. E in un'intervista al settimanale Mio la verità esce fuori proprio dalla bocca di Salvatore:
Poter essere un calciatore era il mio sogno di bambino, come un po’ per tutti. Ho avuto la possibilità di diventarlo, mi voleva la Juventus ma poi ho giocato con l’Udinese e sono stato anche in Nazionale Under 18. Avevo tutte le carte in regola per affermarmi come calciatore professionista. Però a causa del mio carattere non è andata così.
Un carattere che non l'ha sostenuto, un iter televisivo che a detta sua l'ha penalizzato e una combinazione di situazioni che hanno remato contro alla sua volontà di diventare un asso del mondo del calcio. In effetti, le sue parole non lasciano spazio a dubbi: l'essere etichettato come un ex partecipante di Uomini e Donne, nonché di Temptation Island (che la coppia lasciò dopo poco, a causa della mancata sopportazione della lontananza), pare non abbia sostenuto il suo sogno e generato delle basi solide sui campetti verdi:
Ho avuto molti problemi per il fatto di aver partecipato a Uomini e Donne. Perché la gente mi etichettava e quindi ero un problema per la società. Ogni domenica le tifoserie avversarie mi punzecchiavano con dei cori riferiti alla trasmissione e questo è stato il primo passo per farmi smettere. Oggi, purtroppo, per il fatto di essere stato in tv e di fare serate, è difficile riposizionarmi.
