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Sandra Milo: “Rodighiero mi sparò contro, i miei ex mi picchiavano ma non li denunciai”

È una lunga intervista quella in cui Sandra Milo ripercorre la sua vita e la sua carriera. A cominciare dai compagni violenti collezionati, passando per gli aborti praticati volontariamente “sul tavolo della cucina”. A proposito dei suoi ex, racconta: “Cesare Rodighiero mi sparò contro”.
A cura di Stefania Rocco
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È una lunga intervista quella che Sandra Milo ha rilasciato al Corriere della Sera, un’intervista che si dipana attraverso i punti più importanti della vita dell’attrice, soprattutto sotto il profilo privato. Ottantaquattro anni vissuti intensamente, Sandra racconta gli amori della sua vita, grandi storie vissute intensamente alcune, altre durate poche settimane che le hanno lasciato un ricordo dolceamaro. Quella con Cesare Rodighiero, ad esempio, quel primo marito sposato a 15 anni con il quale rimase solo per 21 giorni:

Ci sposammo nel 1948, indossavo un vestitino celeste con un golfino in tinta, niente abito bianco perché suo nonno era moribondo. Durò ventuno giorni, avevo 15 anni. Dopo le nozze con Rodighiero ero rimasta subito incinta. Quel bambino non lo volevo, avevo paura di mio marito, si era rivelato troppo violento, una volta mi sparò contro. Ma mia madre voleva che tornassi da lui dopo il parto. Invece ebbi un aborto spontaneo. Tanti anni dopo ne ho avuti altri, volontari: te li facevano sul tavolo della cucina, una cosa spaventosa. Pentita? No, c’è sempre un motivo serio quando una donna lo fa, nessuna è Medea.

I compagni violenti e gli amori più grandi

Rodighiero non fu l’unico amore violento della Milo. Moris Ergas la pestò a sangue, Ottavio de Lollis addirittura le ruppe il naso. Lei non li ha mai denunciati: “Mi sembrava una cosa brutta, mi vergognavo; non tanto per me, quanto per loro”. Ammette di avere subito molestie: “Guardi, è orrendo quando non hai scelta, come non ne hanno le commesse. Ma altrimenti puoi sempre dire di no. Anch’io ho subito ricatti sessuali. Se lui mi piaceva dicevo di sì, se no no”. Di amori ne ha vissuti tanti, il più grande fu quello per Federico Fellini:

L’amore amore è stato solo uno: Federico (Fellini, ndr). Ancora oggi ci parlo come se fosse qua. Sono stata anche molto felice sessualmente con lui. Non mi fraintenda: quando facevo l’amore mi sembrava di essere la terra, il cielo, gli alberi, la tempesta, la neve, l’universo intero che si concentravano in quell’atto. Se potessi richiamarlo gli farei un piccolo rimprovero: perché te ne sei voluto andare? Tu non eri malato (Fellini morì d’infarto, ndr). Lui non voleva più vivere. Era un uomo fantastico che adorava il suo lavoro, ma nell’ultimo periodo era chiuso nel bagaglio di ricordi, gli stava mancando l’ispirazione che era la sua prima ragione di vita. In più io lo avevo lasciato. C’era ancora Giulietta? Sì, c’è sempre stata ma per uno che è come Michelangelo una moglie non può essere una ragione sufficiente di vita. Sono certa che abbia scelto di morire, lo conoscevo.

La paura di morire e l’amore per i suoi figli

A 84 anni, Sandra Milo non pensa alla morte. Quando le si chiede come immagini quel momento, risponde: “Come il Gattopardo, nel mio letto con tutti i parenti intorno! No, vorrei vivere fino a 130 anni per poter tenere la mano dei miei figli quando toccherà a loro andarsene. Non ho paura di morire da sola. Quando, lo deciderò io”. A tenerla compagnia oggi ci sono i figli avuti negli anni. Quel Ciro che divenne memorabile nel corso di uno specifico momento televisivo. Per quello scherzo di cattivo gusto le chiese scusa Francesco Cossiga, il Presidente della Repubblica di allora: “Provo ancora un colpo. E un grande fastidio. Ma che devo fare? Per anni hanno tormentato Ciro per strada, si picchiava con gli altri ragazzi a causa di quel video. Cossiga fu un gentiluomo d’altri tempi. Fui invitata a un ricevimento al Quirinale e mi venne incontro questo gran signore vestito di scuro, con i capelli bianchi, mi prese le mani e mi disse testualmente: ‘Le chiedo scusa a nome di tutti gli italiani’. Fu grandioso".

Il disappunto per l’imitazione della Raffaele

Infine, dimostra di non avere perdonato l’imitazione che Virginia Raffaele le tributò dal palco di Sanremo. Se ne è parlato a lungo e la Milo sostiene che la nota comica non si sia mai scusata: “Sinceramente quando parlano male di me non me ne può fregar di meno, mi importa poco anche delle lodi perché vanno e vengono. Quella volta a Sanremo si offesero le mie figlie. Se lei facesse queste imitazioni così crudeli per poi chiudere in positivo lo capirei: va bene, ridi di me, ma alla fine riconosci il mio valore. Non mi ha mai chiamata per scusarsi. Comunque ho trovato l’imitazione volgare, ma non sono io che l’ho fatta e non sono responsabile delle azioni altrui”.

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