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Sara Tommasi a Christian Vieri: “Bobo hai paura che racconti le nostre avventure?”

Sara Tommasi attacca, su twitter, l’ex calciatore Christian Vieri. Bobo l’avrebbe bloccata e la showgirl minaccia di svelare presunti trascorsi dei due.
A cura di Daniela Seclì
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Sara Tommasi è di certo una delle utenti più attive su twitter. Tramite il social network sponsorizza il suo film porno twittandolo persino al Papa, regala scatti esclusivi a chi la segue e ne approfitta anche per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. In queste ore è stato oggetto dei suoi tweet l’ex calciatore Bobo Vieri. Il motivo del contendere sembra sia il fatto che Christian abbia ignorato i cinguettii di Sara Tommasi arrivando addirittura a bloccarla. Da lì la reazione della showgirl che gli scrive:

Christian Vieri però ha lasciato cadere la provocazione, non rispondendo e così la Tommasi oggi è tornata alla carica con un nuovo tweet:

Intanto giovedì scorso ha avuto luogo la conferenza stampa di presentazione dell’ultimo film a luci rosse di Sara Tommasi. La showgirl, dunque, ha deciso di proseguire sulla strada del porno. A tal proposito il suo amico di vecchia data, il PR Andrea Celentano, ha tenuto a fare delle importanti precisazioni sul suo profilo facebook:

“Vorrei prendere posizione riguardo la mia partecipazione alla conferenza stampa di Sara Tommasi di ieri sera, durante la quale Sara ha presentato il suo ultimo film per adulti, confermando la scelta di recitare in tale settore professionale.

Io sono amico di Sara dal settembre 2009, e ho vissuto diversi momenti con lei, in diverse situazioni.L' ho sempre sostenuta e ho sempre cercato di pormi come spalla e amico nei suoi confronti, sia quando Sara stava bene, sia quando Sara ha avuto un periodo più turbolento, in cui era un po' confusa. Dal vivo e a distanza ho sempre avuto il piacere e l' onore di poterla ascoltare e scambiare opinioni e consigli con lei. Ho condiviso momenti belli e momenti difficili (diventati anche pubblici anni fa).

Riconosco che Sara è una ragazza che fa discutere anche quando respira, perché ogni suo battito è amplificato dai suoi mille comportamenti bizzarri, controtendenza e rivoluzionari, che scuotono le coscienze dei perbenisti e aizzano, e lavano, quelle dei (probabilmente) repressi, che trovano in lei una risorsa da usare come valvola di sfogo. Se Sara fosse criticabile, lei sarebbe (è) la prima a pagare su se stessa il prezzo delle sue scelte, quindi questo la scansa da qualsiasi commento sul suo conto che non sia costruttivo ma solo distruttivo.

Il ritornello sul suo conto, da anni, è: "Sara ha bisogno di qualcuno che le stia davvero vicino, che le voglia davvero bene"..come se Sara avesse 5 anni o fosse un cane da tenere al guinzaglio. Ma, allora, basterebbe che, chi pronuncia tale affermazione, le stesse vicina per risolvere ogni problema no?

Sara non è una bambina né un cane, è una donna adulta, che ha fatto delle scelte. Ognuno di noi è il frutto e il risultato della somma del nostro passato, ci son bambini abbandonati dai genitori che poi magari mettono al mondo un figlio e nemmeno lo riconoscono, e magari chiedono la prova del DNA..quindi Sara sarebbe diversa da tanti altri? Non credo..Se le sue esperienze lhan portata a questa decisione, un motivo ci sarà..

Ieri Sara ha preso una posizione netta, se non definitiva. Ha deciso di associarsi al mondo del cinema per adulti senza lasciar spazio al minimo dubbio. Ha fatto bene? Ha fatto male? Non sta a me giudicare..A Sara sta bene cosi, si diverte, ora questa è la sua vita e io rispetto la sua scelta. Ho avuto piacere di conoscere il produttore Federico de Vincenzo, bravissima persona, e il fidanzato Stefano Ierardi, che le sta sempre vicino.

Sara potrebbe star meglio?Questo non lo so, di sicuro non è cosi fuori di testa come tanta gente fa credere. Sara è una volontà ben precisa, da ieri ancor di più, e chi vuole starle vicino non può certo violentarla impedendole di essere come lei vuole e come lei sente di essere, bensì accettare le sue scelte e farle capire, nella maniera più delicata possibile, ciò che e giusto e ciò che è sbagliato.

La mia partecipazione alla conferenza di ieri, dunque, non è da intendersi né come approvazione né come disapprovazione della sua scelta. Era, semplicemente, la volontà di stare vicino ad un' amica in un' occasione alla quale lei teneva, nulla più nulla meno! Era la presenza di un amico.”

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