Scontri in tribunale tra Angelina Jolie e Brad Pitt, ma la legge appoggia il divo americano
Il matrimonio tra Angelina Jolie e Brad Pitt è ormai finito da diverso tempo, nonostante i due avessero cercato in tutti i modi di tenere le redini di un rapporto che man mano si stava distruggendo sotto il peso delle difficoltà. Una volta ufficializzata la loro separazione, però, sono nati problemi relativi all'affido dei loro figli. L'attore americano desiderava la custodia congiunta, cosa sulla quale l'attrice non è mai stata pienamente d'accordo, perciò la discussione da un piano formale si è spostata sul piano legale. Ma stando agli ultimi aggiornamenti, sembrerebbe che le ultime richieste avanzate dalla diva non siano andate a buon fine.
Il tribunale non approva la richiesta di Angelina Jolie
Angelina Jolie, infatti, aveva chiesto che la causa fosse affidata ad un altro giudice, che attualmente è il magistrato John W. Ouderkirk , colui che aveva celebrato anche il loro matrimonio nel 2014. La motivazione di questa richiesta risiede nel fatto che il giudice avrebbe omesso di intrattenere dei rapporti con lo studio legale che rappresenta Brad Pitt. Purtroppo, però, la decisione della Corte Suprema della California arrivata lunedì 16 novembre, non è andata a favore della star, bensì del suo ex consorte.
I legali dell'attrice corrono ai ripari
Stando a quanto riportato dal Daily Mail, infatti, la causa sarà portata avanti dal giudice Ouderkirk, perché lui stesso aveva dichiarato di conoscere i legali di Brad Pitt e, inoltre, anche la Jolie sarebbe stata a conoscenza di questo coinvolgimento già nell'agosto 2018, per cui sarebbe trascorso troppo tempo per avanzare una richiesta simile. Una fonte vicina all'attore hollywoodiano ha dichiarato alla testata inglese: "Questo è il giudice che era stato originariamente proposto dal team della Jolie. È il classico esempio di qualcuno che cerca di far rimuovere l’arbitro alla fine della partita, perché sa che non gli piacerà il risultato”. Già tempo addietro i legali di Brad Pitt avevano ipotizzato che il team avversario stesse cercando di far ritardare il giudizio finale. Dinanzi a queste insinuazioni, l'avvocato di Angelina Jolie, Samantha Bley DeJean ha poi dichiarato ad US Weekly:
Tutto ciò che il mio cliente chiede è un processo equo basato sui fatti, senza favori speciali estesi a nessuna delle due parti. L’unico modo in cui i litiganti possono fidarsi del processo è che tutte le persone coinvolte assicurino che ci sia trasparenza e imparzialità.