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“Se ti vesti appariscente e ti guardo non è una molestia”, Francesco Chiofalo accusato di sessismo

Bufera su Francesco Chiofalo dopo una serie di Instagram Stories sulle “ragazze che vanno in giro seminude d’estate”. Accusato di sessimo, il personal trainer si spiega ma la toppa è peggio del buco: “Quando uno si veste in maniera eccessivamente appariscente, deve rendersi conto che la gente è libera di poter guardare”.
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"Ragazze vanno in giro seminude con la scusa dell'estate". Francesco Chiofalo sulla graticola dei social dopo aver detto delle frasi abbastanza forti. Sul web, tante critiche per delle affermazioni giudicate sessiste e retrograde e che lo stesso influencer ha rispedito al mittente spiegando di non aver mai pronunciato quelle frasi: "Capisco che fa figo pensare che io dica cose cattive, ma non ho mai detto questo. Il mio era un discorso generalizzato". 

Che cosa ha detto Francesco Chiofalo

Francesco Chiofalo aveva criticato in stories precedenti quelle "ragazze" che "vestono succinte" e con "i leggings infilati dietro al sedere e quattro chili di trucco" che "con la scusa dell'estate vanno in giro seminude, se non proprio nude". E ancora: "Fanno di tutto per farsi guardare e se le guardi ti rispondono pure male". Nelle scorse settimane si è anche scontrato a distanza con il padre di Antonella Fiordelisi: "Induce la figlia a fare cose per avere successo". 

La replica: "Non sono un sessista"

Francesco Chiofalo ha replicato sulla polemica e in una serie di Instagram Stories ha spiegato: "Mi hanno dato del sessista, ma il discorso era valido per tutti. Non è un discorso sessista, è un discorso generalizzato". E ancora: "Nessuno ha parlato di molestie e detto che non ci si può vestire in un certo modo. […] Se io esco senza maglietta sono libero di farlo, ma devo mettere in conto che la gente che incontrerò è libera di guardarmi. Non posso poi girarmi verso quella persona a brutto muso e dirle “Che ca**o te guardi?“. Quando uno si veste in maniera eccessivamente appariscente, deve rendersi conto che la gente è libera di poter guardare. Non mi venite a dire adesso che il guardare è una forma di molestia, per favore". Francesco Chiofalo prova a spiegarsi, prova a motivare la sua idea eppure la toppa sembrerebbe proprio peggiore del buco.

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