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Sergio Muniz meraviglioso cubista: “L’ho fatto solo per guadagnare”

Sergio Muniz ha confessato di aver fatto il cubista quando aveva 20 anni: “Lavoravo nella moda, ma non si guadagnava molto e così ballai sul cubo. Ma a me la disco non è mai piaciuta”.
A cura di G.D.
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Oggi è un papà irreprensibile, marito fidato e rispettoso ed a 40 anni Sergio Muniz può sbottonarsi in una lunga intervista concessa al settimanale Top. Prima di diventare famoso quando trionfò a sorpresa in quella fortunata seconda edizione de "L'isola dei famosi", il bel modello e attore quando da Bilbao arrivò in Italia nel 1995, fu costretto a ballare come ragazzo immagine nelle discoteche per riuscire a far quadrare i conti. Non è di certo una macchia indelebile nella carriera, ma per Sergio è stato un passaggio molto importante, costato qualche sacrificio visto che non ha mai amato né ballare in discoteca, né l'ambiente: "Sono più un rockettaro", scherza.

Magic Muniz, proprio come il Mike del film con Channing Tatum e Matthew McCounaghey, l'attore spagnolo per sbarcare il lunario si è prestato a ballare sul cubo:

A 16 anni aiutavo mio padre al mercato della frutta: i muscoli me li sono fatti lì, mica in palestra! Ho cominciato a lavoricchiare nella moda a vent’anni, ma i guadagni non erano molti, così ho cominciato anche a ballare sul cubo. E pensare che ho un animo da rockettaro e non amo le discoteche!"

E la scuola? Sergio Muniz ne ha cambiate ben tre e la sua mancata applicazione resterà uno dei suoi più grandi rimpianti, anche se qualche alibi lo fornisce, rivelando che il sistema scolastico spagnolo all'epoca non era dei migliori:

Da piccolo ero uno studente pessimo! Non essermi concentrato sui libri rimane uno dei rimpianti della mia vita. Ma sono convinto che se non si trotta da giovani, bisogna galoppare da grandi e oggi mi do ad ogni mio progetto con grande testardaggine e serietà. Ho cambiato scuola tre volte, ma c’è da dire che il sistema scolastico spagnolo allora non era eccellente e ne è la prova il fatto che il 30% della popolazione raggiunge il livello d’istruzione minimo. Ora che mia figlia Giorgia è alle prese con le prime nozioni, posso ancora aiutarla con i compiti, ma man mano che crescerà saranno al di là delle mie possibilità!

Il mestiere più difficile: il papà. Giorgia, la figlia avuta con Beatrice sua moglie, segue sempre le avventure di suo padre in tv. Come nell'ultima partecipazione al talent game di Carlo Conti "Si può fare", dove per tutte le volte che non ha vinto una gara, ha ricevuto poi il richiamo di sua figlia. Lo show è stato poi vinto da Maddalena Corvaglia.

Ora faccio un mestiere più difficile: il papà. Il mio lavoro mi porta ad essere spesso lontano da casa, ma per la mia bimba cerco di essere presente il più possibile. Giorgia mi ha seguito in tv, e si è anche arrabbiata per le puntate in cui non ho vinto! Io le ho spiegato che non è importante vincere, ma impegnarsi per fare bella figura. Chissà se l’ho convinta!.

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