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Sharon Stone a Milano, l’invito ad accogliere i profughi: “Hanno bisogno di noi”

La star è a Milano, dove ieri ha consegnato un premio all’attivista somala Hawa Abdi, spiegando la necessità di aiutare i migranti in fuga dalle guerre: “Da sempre le persone si spostano nel mondo, tutti noi apparteniamo a luoghi diversi”. Arrivata oggi all’Expo nel padiglione di Save the Children, ha continuato: “Ci sono famiglie che hanno bisogno di cibo, di una casa e del vostro aiuto”.
A cura di Valeria Morini
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Sharon Stone non è solo una delle attrici più sexy e affascinanti di tutti i tempi (e lo è ancora oggi, a 57 anni e a 23 di distanza da "Basic Instinct"). La diva di Hollywood è anche una celebrità socialmente impegnata, da sempre attiva nel sostegno alle popolazioni più svantaggiate. Una dedizione che in questi giorni l'ha portata a Milano: oggi la Stone è all'Expo, per promuovere presso il padiglione di Save the Children il progetto "Re:Build", che si occupa della costruzione di scuole e strutture di accoglienza per i profughi di guerra. L'ultimo progetto riguarda due edifici edificati in Giordania, per l'accoglienza dei rifugiati in fuga dalla guerra in Siria.

Ieri, inoltre, la star ha consegnato il premio "Pilosio Building Peace Award" alla ginecologa e attivista somala Hawa Abdi, per poi partecipare a una serata umanitaria a Palazzo Clerici. La Abdi è soprannominata la "Madre Teresa della Somalia" ed è stata candidata al premio Nobel nel 2012 per aver salvato 90 mila profughi durante la guerra civile e la carestia nel suo Paese. Presentando con lei il progetto Hope Village per la martoriata nazione africana (basato sul modello di "Re:Build"), la Stone ha inviato a tutti un grande messaggio di tolleranza, un inno all'accoglienza nei confronti dei profughi e all'accettazione delle differenze etniche e culturali:

Siamo quel che siamo e viviamo dove viviamo perché il mondo cambia, perché le persone si sono spostate nel passato mettendo in moto i cambiamenti. Ora queste persone si stanno muovendo nel mondo. Nessuna persona appartiene a un solo luogo: io sono irlandese, francese e scandinava e sono grata di arrivare da molti luoghi diversi. Ricordiamoci che siamo tutti molte cose e dovremmo essere grati per ciò che siamo.

Poco fa, all'Expo, l'attrice ha ribadito il concetto:

Grazie per essere qui e per portare la causa di milioni di persone senza casa al centro dell'attenzione. Ci sono bambini, famiglie e persone nel mondo che hanno bisogno di cibo, di una casa e del vostro aiuto. C'è ancora tanto da fare e bisogna andare avanti. 

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