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Si dimette il capo valletto del Principe Carlo, per soldi avrebbe favorito un ricco saudita

Che tra Michael Fawcett e il primogenito della Regina qualcosa sia andato storto è difficile a credersi. Più facile ipotizzare che il Principe Carlo fosse almeno in parte al corrente dello scambio di soldi che l’abile valletto intesseva all’oscuro della stampa britannica con un ricco imprenditore saudita. Uno scandalo, che per il momento ha soltanto allertato Scotland Yard, ma ha spinto Fawcett alla scelta più saggia: quella di dimettersi temporaneamente.
A cura di Giulia Turco
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Michael Fawcett è il braccio destro del Principe Carlo, l’uomo del quale il primogenito della Regina ha sempre detto di non poter fare a meno. Che tra loro qualcosa sia andato storto è difficile a credersi. Più facile ipotizzare che Carlo fosse almeno in parte al corrente dello scambio di soldi che l’abile valletto intesseva all’oscuro della stampa britannica. Uno scandalo, che per il momento ha soltanto allertato Scotland Yard, ma ha spinto Fawcett alla scelta più saggia: quella di dimettersi temporaneamente.

In cosa consiste lo scandalo avvenuto a Buckingham Palace

Stando alla notizia che il Sunday Times ha riportato sulla prima pagina della domenica mattina (il 5 settembre), Michael Fawcett avrebbe aiutato un ricco donatore saudita ad ottenere un’onorificenza reale e la cittadinanza britannica in cambio di soldi. L’uomo in questione è  Mahfouz Marei Mubarak bin Mahfouz, un facoltoso imprenditore che avrebbe fatto una generosa “beneficienza” alla Royal Family, donando 1 milione e mezzo di sterline, pari a quasi 2 milioni di euro, per il restauro delle residenze della famiglia britannica. In cambio avrebbe ricevuto dal fido consigliere di Carlo, che è tra le cose il presidente della Prince Foundation fondazione di beneficienza del principe, il titolo di Commander of the British Empire (Cbe), oltre alla cittadinanza britannica.

(Michael Fawcett, foto Getty).
(Michael Fawcett, foto Getty).

Scotland Yard indagherà sull’accaduto

La Polizia di Londa ha fatto sapere di aver appreso la notizia solo tramite i media e che al momento si riserva di attendere ulteriori informazioni sul caso, così da decidere se sia il caso di procedere con l’eventuale apertura di un’inchiesta. Nel frattempo, si inizierà con indagini interne a Palazzo, come fanno sapere i vertici della Prince Foundation, che ha fatto sapere di aver preso “molto seriamente” le accuse e di voler far luce il prima possibile sulla vicenda. Resta da rimarcare un dettaglio che pesa sul collaboratore del Principe, che è da 40 anni esatti al suo servizio, ovvero un precedente che risale al 2003, quando fu assolto dall’accusa di aver venduto illegalmente regali ricevuti dalla famiglia reale. Allora diede le dimissioni, per poi rientrare ufficialmente nella squadra di Palazzo, con la nomina a presidente della fondazione.

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