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Silvia Provvedi festeggia 2 anni di fidanzamento con “Malefix”: “Meraviglioso amore mio”

Silvia Provvedi celebra i due anni di fidanzamento con Giorgio “Malefix” De Stefano, nonostante siano ormai passati tre mesi da quando è stato arrestato per ‘ndrangheta. “Meraviglioso amore mio” e un mazzo di rose rosse, questa la dedica che il compagno ha riservato per la cantante del gruppo “Le Donatella”, madre di Nicole, loro primogenita.
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Rose rosse e una canzone di Arisa che ha fatto la storia della canzone d'amore, "Meraviglioso amore mio". Silvia Provvedi celebra i due anni di fidanzamento con Giorgio "Malefix" De Stefano, nonostante siano ormai passati tre mesi da quando è stato arrestato per ‘ndrangheta.

Il messaggio per Silvia Provvedi

Giorgio "Malefix" De Stefano ha inviato un mazzo di rose rosse per far sentire la sua vicinanza alla compagna, in un giorno molto importante per loro. Dal canto suo, Silvia Provvedi continua a essere innamoratissima di Giorgio, arrestato una settimana dopo la nascita della loro primogenita Nicole. L'arresto ha gelato i sogni di un futuro sereno per la coppia, che si è trovata a fare i conti con la dura realtà. Il messaggio del suo Giorgio contribuisce però a rasserenare un po' la Provvedi. Nel biglietto ci sono i versi della canzone di Arisa per poi concludersi con la firma di lui: "Grazie di esistere, buon anniversario amore mio. Tuo Giorgio".

L'arresto di Giorgio "Malefix" De Stefano

Descritto come un imprenditore riservato, che per questo non ama comparire né sui social network né sui giornali, l'indagine della Dda – la Direzione distrettuale antimafia – di Reggio Calabria ha invece svelato che il profilo basso serviva a non essere tracciato dagli investigatori. Il suo nome si è ritrovato all'interno dei 21 destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare che ha inferto un duro colpo alle cosche De Stefano-Tegano e Libri. Associazione mafiosa, detenzione e porto illegale di armi, estorsioni con metodo e agevolazione mafiosa. L'operazione che ha portato al suo arresto si chiamava "Malefix", proprio come il suo soprannome. Suo padre era Paolo De Stefano, boss della cosca omonima ucciso in un agguato nel 1985. Il padre è ritenuto l'uomo che ha cambiato la ‘ndrangheta, trasformandola in un fenomeno imprenditoriale che ha valicato i confini regionali e nazionali.

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