Sopravvive il Grande Fratello, è Vladimir Luxuria l’ossigeno del reality
Resta stabile (o subisce comunque un leggero calo) negli ascolti il Grande Fratello 2014 con 3.786.000 telespettatori rispetto ai 3.816.000 telespettatori della settimana scorsa. L'ingresso della nuova opinionista Vladimir Luxuria aveva lasciato un dubbio sulla resa del noto reality show, che invece è riuscito a tenersi sotto i quattro milioni, conquistando tra l'altro la seconda posizione della prima serata nella gara degli ascolti tv. Prima in classifica Una coppia modello, nuova serie con Daniele Pecci e Sergio Assisi, con 5.032.000 telespettatori e terza sul podio la prima puntata di Report con 3.042.000 telespettatori.
È indubbio che l'ingresso in studio dell'opinionista Vladimir Luxuria ha ridato un pizzico di dignità al gioco, rivelandosi una scelta più che azzeccata. Lo vedemmo già in passato con il suo ingresso a L'Isola dei Famosi con Nicola Savino, nella quale approdò prima come vincitrice della sesta edizione e poi come inviata speciale della nona e ultima edizione Rai. Non è un caso che il pubblico l'ha sempre premiata, soprattutto perché la sua capacità di analisi lucida e diretta, spietata e consapevole, spregiudicata ma allo stesso tempo raffinata, l'ha consacrata efficace oratrice già dai tempi del suo debutto alla Camera dei Deputati, affermandosi come prima transgender a diventare parlamentare in Europa.
La sua interazione con i concorrenti denota preparazione rispetto a storie e dinamiche della Casa, ogni opinione sembra ben ponderata e mirata a sollevare un preciso argomento di discussione. Mai volgare né tantomeno inopportuna, dotata di educazione e intelligenza sofisticate, che le hanno consentito di "ripulire" il reality da tutto quel trash che l'ha travolto negli anni. Luxuria è quell'anello di congiunzione che forse mancava per consentire al Grande Fratello di sopravvivere senza dover per forza aggrapparsi ad espedienti autoriali di dubbio gusto, che sarebbero serviti solo per rinforzare l'idea che il vero GF è morto e per sostenere l'ipotesi di un'eutanasia televisiva oggi più che mai necessaria.