Sossio Aruta: “Sono un papà presente, non pago gli alimenti perché non ho le possibilità economiche”
Sossio Aruta, in un'intervista rilasciata a Il Corrierino Tv, ha fatto un appello perché si presti più attenzione ai diritti dei padri divorziati:
"No alla violenza sulle donne. Ma vorrei dire anche no alla violenza sui papà. Purtroppo come me ce ne sono tanti che devono affrontare questa problematica. Credo che i bambini non siano merce di scambio. Un papà non si giudica solo se a fine mese riesce a prevalere sui propri doveri e quindi a mandare i propri soldi per far sì che i bimbi possano stare bene".
Nei giorni scorsi, la sua ex moglie lo ha accusato di non pagare gli alimenti ai figli. A queste accuse ha replicato:
"Davanti a una scelta, quella di essere costante nel pagare gli alimenti e di non vedere i bambini, o vedere i bambini e saltare qualche pagamento, io ho scelto di vedere i miei bambini tutta la vita e purtroppo, venire meno ai miei doveri di padre. Vorrei fare entrambe le cose, ma se non ho la possibilità, non devo essere io – come tutti i papà – penalizzato".
"Non voglio ritrovarmi a ‘C'è posta per te' tra 10 anni'"
Infine, ha concluso: "Io sono quel papà che si è fatto 1200 chilometri solo per essere presente al primo giorno di scuola, per poi tornare a Napoli. Sono un papà presente anche se sono lontano. Spero che un giorno i miei bambini sappiano che sono stato sempre presente. Non vorrei ritrovarmi tra dieci anni, ad andare a ‘C'è posta per te' per raccontare una triste storia, di un papà emarginato per non aver compiuto il suo dovere per una difficoltà economica".