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Sudafrica: Nelson Mandela, vuvuzelas e sciamani per il miracolo

Oggi partita decisiva per la qualificazione agli ottavi di finale: Francia Sudafrica è dentro o fuori. Mandela incita la sua squadra e i più scaramantici invocano gli sciamani.
A cura di alessandra
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Oggi pomeriggio inizia l'ultima tranche della fase a gironi dei Mondiali 2010 e ogni partita sarà decisiva ai fini della qualificazione.

Alle 16 Messico- Uruguay e Francia Sudafrica decideranno il destino delle squadre del girone A. Nelson Mandela colpito dal lutto non si sta godendo davvero il “suo” mondiale ma da buon leader non manca di far avere il suo supporto alla squadra. Nei giorni scorsi aveva lanciato il grido: Madiba: fate una magia! E i giocatori sudafricani sembrano averlo preso in parola.

Oggi servirà un miracolo per battere i transalpini e la vittoria potrebbe non bastare per passare il turno. Il Sunday Times per primo ha pubblicato alcune frasi dell'appello dell'ex Presiente sudafricano. "Il suo intento è quello di unire ancora una volta la nostra nazione”- ha detto il suo portavoce-  "il paese deve colorarsi di giallo e verde e vuole augurare buona fortuna per la partita contro la Francia. Vi assicureremo tutto il nostro supporto e la nostra passione".

Importante sottolineare come "Mandela, nonostante l'età e gli impegni abbia voluto incontrare personalmente la squadra dimostra tutto il suo attaccamento alla nazionale". Gli fa eco Zuma, presidente in carica, "voglio continuare ad incitare i nostri ragazzi e ad assicurare al torneo che stiamo ospitando l'entusiasmo che c'è stato finora. Il successo di questa Coppa del Mondo è il nostro successo, come nazione e come continente abbiamo già vinto. Continuiamo a goderci il Mondiale con lo stesso spirito di prima, e lasciamo che le vuvuzelas suonino ancora perché ci stiamo godendo il grande calcio internazionale".

vuvuzelas

Ecco, proprio le vuvuzelas oggetto più odiato dei mondiali: il loro rumore assordante e il fastidio che provocano non è riuscito a distrarre gli avversari dei sudafricani e dopo la trombetta, l'intervento di Zuma e l'incitamento di Mandela al Sudafrica non resta che un'arma: gli sciamani. Oggi al Free State Stadium di Bloemfontein in molti giurano che ce ne saranno tantissimi. Con preghiere, riti tribali e qualche magia (lecita?) cercheranno di portare fortuna ai giallo verdi. Con buona pace di chi uno sciamano non ce l'ha. La Francia potrebbe prenderne in prestito qualcuno: anche a loro serve solo un miracolo per passare il turno!

Alessandra Pugliese

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