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Tallulah, la figlia di Bruce Willis e Demi Moore: “Sono sottopeso, ma non voglio più nascondermi”

La ragazza, oggi 25 anni, ha postato su Instagram uno scatto che la ritrae magrissima, lanciando un messaggio di positività all’inizio del nuovo decennio: vuole essere consapevole, trasparente e combattiva: “È ciò che sono e non voglio nascondermi nella vergogna”. Tallulah ha sofferto di seri disturbi alimentari, dismorfofobia e alcolismo. Da poco ha iniziato un percorso di rinascita.
A cura di Giulia Turco
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È un lungo post quello con il quale Tallulah Willis si mostra senza vergogna su Instagram e racconta delle sue insicurezze legate al peso, dei suoi disturbi alimentari. Tallulah ha 25 anni ed è la figlia minore di Bruce Willis e Demi Moore. In passato ha sofferto parecchio per motivi di questo genere, subiva il giudizio degli altri e lo riversava in comportamenti autolesivi. Problemi che sfociavano in disturbi alimentari, abuso di alcol, difficoltà ad accettare se stessa fino alla dismorfofobia, un particolare disturbo che porta ad avere una visione distorta del proprio aspetto fisico: "Mi sentivo brutta, sempre", ha spesso ammesso lei.

Tallulah posa in bikini per i buoni propositi del 2020

Tallulah sembra essersi rimessa in carreggiata e con un lungo post su Instagram fa sapere ai suoi fan i buoni propositi per il 2020. Iniziare l'anno con positività, avere consapevolezza del proprio corpo, non nascondersi mai nella vergogna ed essere trasparente, onesta con se stessa e con gli altri. La ragazza sta cercando di riprendere peso e vuole essere un incoraggiamento per chi come lei soffre di disturbi alimentari, invitando a rivolgersi alla National Eating Disorder Hotline, l'associazione americana che tratta queste problematiche. Lascia scritto il numero in fondo al post, come a far capire che non c'è da vergognarsi nel chiedere aiuto.

L'energia del 2020 sta nel sentire il proprio corpo in ogni sua parte e non scusarsi di occupare uno spazio nel mondo. Per me significa anche guadagnare un po' più di "riempimento", sbirciare un po' più in profondità nei miei demoni ed essere responsabile di ciò che ho messo nell'etere. La sicurezza in me stessa (costruita con anni di accettazione e comprensione di me) è nata da ciò di cui sono più orgogliosa, il mio cuore e il mio spirito. Ad ogni modo, nel tentativo di rivendicare il possesso di ogni parte di me stessa, credo di aver sbagliato, inconsciamente, a mostrare le immagini di un corpo che sono consapevole può essere considerato sottopeso. È ciò che sono e non voglio nascondermi nella vergogna, ma so anche che nel mio viaggio di guarigione voglio avere una consapevolezza più profonda. Sono solo un essere umano gentile che fa del suo meglio e desidero solo iniziare questo nuovo decennio con trasparenza. Se combatti con cose di questo genere, sappi che non sei solo. Questa è la linea nazionale per i disturbi alimentari – 1-800-931-2237.

Il suo percorso verso la sobrietà

Poche ore dopo Tallulah posta un album di foto che mostrano il suo percorso verso la sobrietà e la fine della sua dipendenza dall'alcol. Sono gli ultimi dieci anni della sua vita, immagini che segnano una rinascita, dallo scatto dentro alla vasca da bagno in balìa dell'alcol, a quello preoccupante di lei, collassata a terra nella doccia con un asciugamano sopra la testa, poi le, in posa, con in mano una bottiglia di birra in un bagno pieno di graffiti. Infine lo scatto finale, insieme alle due sorelle, Rumer and Scout, in topless in una jacuzzi con un dolce in mano, finalmente sobria.

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