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Tom Cruise non ha visto Suri per 110 giorni dopo il divorzio

“Ma Scientology non c’entra” ha sostenuto l’attore durante la sua deposizione nel processo. Un interrogatorio che è parso più interessato a delegittimare il credo dell’attore, che il suo cattivo comportamento come padre.
A cura di A. P.
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Il processo di cui è protagonista Tom Cruise in merito al suo comportamento nei confronti della figlia si condisce di nuovi particolari e dichiarazioni in merito alla deposizione dell'attore, che ha ammesso nuovi particolari su quanto accaduto subito dopo il divorzio da Katie Holmes, ex protagonista del noto telefilm Dawson's Creek. Al centro delle domande del legale a Cruise, inevitabilmente, la commistione tra affetti e influsso della religione di cui Cruise è uno dei principali sostenitori e credenti, ovvero Scientology. Quando gli è stato chiesto proprio di questo, Cruise ha risposto a McNamara: "Ascolti, trovo questa domanda profondamente offensiva. Come ogni relazione ci sono dei livelli differenti, lei lo sa. Non c'è alcun bisogno di proteggere mia figlia dalla mia religione".

Il legale ha dunque spiegato a Cruise come Katie Holmes abbia preferito la strada del divorzio proprio per tenere lontana sua figlia da Scientology, chiedendo all'attore se questo avrebbe fatto di lei quella da loro viene definitiva una persona soppressiva, ovvero di quei soggetti che rinunciano al loro credo. La risposta di Cruise: "Questa è una semplificazione e distorsione eccessiva del problema, non mi va di fornire un'idea semplificata della mia religione". L'avvocato ha dunque svelato l'elemento più interessante dell'interrogatorio, vale a dire il fatto che Cruise, nel 2012, subito dopo il divorzio, non abbia di fatto visto sua figlia per 110 giorni. La risposta è stata: "Sì, è vero. Ma abbiamo sempre parlato al telefono, avevo buone storie da raccontarle e lei adorava ascoltarla". "Di certo questo non sostituisce i doveri di un padre" ha aggiunto.

Dunque le domande di McNamara sono divenute ancor più capziose, concentrandosi ancora sulla questione Scientology: "Come mai per una riunione con loro doveva abbandonare anche il set di un film e non trovava il tempo da passare con sua figlia?". Anche questa domanda è stata ritenuta offensiva da Cruise, che si è sentito anche paragonare a suo padre, il quale lo abbandonò quando era solo un ragazzino: "Trovo molto offensivo che lei stia tentando di paragonarmi a mio padre".

Una domanda, ad ogni modo sorge spontanea, o quanto meno una curiosità. Sarebbe infatti interessante capire se nello specifico si stia portando avanti un processo in cui il punto centrale sia il rapporto di Cruise con la figlia, e dunque tutti i problemi collaterali dipesi da una forte soggezione alla religione che Cruise ha sposato, oppure se sia proprio Scientology il punto focale, e dunque Suri solo ed esclusivamente un modo per delegittimarla.

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