Tutte le cose che voi potete fare e Kate Middleton no!
Quando da bambine, non si conosce ancora il significato di parole come “regola” e “restrizione”, si sogna un futuro principesco, un castello incantato e la vita di corte, pensando che il nostro solo compito quotidiano sia quello di affacciarci al balcone e ringraziare i sudditi esibendoci in un impeccabile saluto reale con la nostra manina santa. Ma la vita di una futura principessa non è tutta rose e fiori. La povera Kate ne sa qualcosa. Ecco alcune situazioni tipo in cui essere principesse rappresenta un netto svantaggio.
Dopo una giornata stressante, finalmente vi siete raggomitolate sul divano, immergendovi nella lettura dell’ultimo romanzo di Sophie Kinsella ed ecco che arriva la nonna di vostro marito che inizia a gironzolare per la stanza. Se foste Kate dovreste scattare in piedi, come dei bravi soldatini, e correre al cospetto della reale nonna con tanto di inchino. Ma dato che siete voi, potete rivolgerle un saluto direttamente dal divano e continuare a leggere tranquille.
Aspettate, piene di giubilo, l’arrivo del primogenito. Con il vostro maritino passate ore e ore a fantasticare su come lo vestirete. Lui insiste per comprargli la tutina di Superman, mentre voi sognate di vederlo con uno di quegli “adorabili” cappellini con le orecchie da Koala. Beh, beate voi che potete permettervi di sognare ad occhi aperti. La povera Kate, non può farlo. Il corredino del bambino, fatto di capi di stoffa pregiata, è ereditario e si tramanda ormai da generazioni. Stesso discorso per la carrozzina. Aboliti anche i colori, tutti i capi sono rigorosamente bianchi.
Sempre in tema di nascituri, una delle prime cose che si fanno una volta appreso il lieto evento è scegliere il nome. Alcuni ne selezionano almeno un centinaio prima di giungere a quello definitivo, altri vogliono ricordare un parente che amano, dando lo stesso nome al bimbo. La scelta è ardua, quel nome accompagnerà nostro figlio per tutta la vita. Ora, immaginate se in contemporanea aveste sulle spalle anche il peso dei sogni di migliaia di scommettitori che sperano che scegliate il nome su cui hanno puntato i loro soldi, nella speranza di cambiare vita. Che responsabilità!
Avete deciso di rimandare la dieta a domani e perciò vi state gustando l’ultima cena coi fiocchi, pollo arrosto con patate. Assaporate ogni boccone con calma, gustando la pelle croccante del pollo, abbrustolita al punto giusto. Prendete una patata e, quasi in estasi, sentite il sapore delle spezie che la insaporiscono. Intanto vostra nonna ha finito il suo piatto. E’ proprio qui che il vostro destino si befferà della sorte della Duchessa di Cambridge. Mentre voi potrete continuare a dedicarvi con calma al piatto che precederà le ristrettezze della dieta, Kate dovrà mollare immediatamente l’osso. Quando Elisabetta II finisce di mangiare, tutti coloro che sono seduti a tavola devono abbandonare il loro piatto. Crudele ma vero!
Riuscite a ricavare, nella vostra incasinatissima giornata, un’ora che pensate di devolvere a strapparvi di dosso quel colorito bianco-muro-intonacato, così vi mettete in topless sul vostro terrazzo e attendete che la melanina faccia il suo dovere. 60 minuti dopo, vi rivestite e tornate al vostro lavoro. Il giorno dopo, voi e la Duchessa vi risveglierete in due modi totalmente diversi. Voi sorriderete guardando allo specchio il colorito sano che la pelle ha acquisito, vi sentirete più belle e con un ritrovato ottimismo vi dirigerete in ufficio sognando di conquistare, con la vostra tintarella, il collega che vi piace tanto. La sfortunata Kate, invece, non appena avrà aperto gli occhioni verdi, verrà a conoscenza del fatto che mezzo mondo sta facendo commenti sul suo décolleté e l’altra metà, causa fuso orario, deve ancora recarsi in edicola!
Avete presente quel politico pelato che vi sta tanto antipatico? Quello che ogni volta che compare in tv guardate con aria schifata? Quello che minacciate puntandogli contro il cucchiaio della Nutella e pronunciando la fatidica frase: “Tanto non voterò mai per te! Fosse anche l’ultima cosa che faccio!”. Bene, per Kate è pura utopia. La Duchessa di Cambridge non può votare perché i reali credono che esprimendo una preferenza si finirebbe per infrangere il desiderio di rappresentare tutte le classi sociali. Ma questo non è tutto. Kate non può nemmeno esprimere in pubblico un suo parere sulla politica o su temi controversi.
Avete sempre detestato il nome che i vostri genitori vi hanno dato e crescendo lo avete sostituito con un diminutivo tanto carino e tanto chic da prendere ormai il posto del vostro nome? Beate voi che potete permettervelo, vi direbbe Kate a cui tutti sono obbligati a rivolgersi chiamandola “Sua Altezza Reale Catherine Elizabeth, Duchessa di Cambridge”. In pratica, chi vorrà parlarle non farà in tempo a chiamarla che sarà già andata via.
E’ un pomeriggio di pioggia e con i vostri amici decidete di ingannare l’attesa con un bel gioco da tavolo, però non uno qualunque. Vi sentite ispirati a giocare a Monopoli. Proprio mentre iniziate a lanciare sguardi di sfida a tutti, certe che la Dea della Vittoria vi assisterà, scoprite che non potete giocare perché lo zio ha deciso che il gioco del Monopoli è bandito. Troppo pericoloso, potrebbe diventare un vizio. Proprio così! Nel 2008, il Duca di York Andrew, secondogenito di Elisabetta II ha deciso che le pedine del Monopoli debbano restare fuori dal cancello di Buckingham Palace. Kate può scordarselo! A questo punto, le auguriamo di appassionarsi al gioco dell’oca.
La verità può risultare paradossale, ma la vita è più facile per una ragazza normale. La libertà è un dono impagabile. Poter esprimere la propria opinione, poter andare dove ci pare e quando ci pare, poter annullare un appuntamento senza causare un incidente diplomatico, sono le piccole cose che diamo per scontate ma anche le più difficili a cui rinunciare. Certo, non avremo una corona sulla testa, ma a questo possiamo anche sopravvivere.