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Tv locali chiedono oscuramento del Grande Fratello 2015: “In onda scene sconvolgenti”

La REA (Radiotelevisioni Europee Associati) chiede all’Agcom una sanzione e l’oscuramento del Grande Fratello dopo la messa in onda della puntata pomeridiano del 23 ottobre, sintesi della puntata in cui Rocco Siffredi, entrando nella casa, ha dato lezioni di sesso ai ragazzi.
A cura di Andrea Parrella
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Il Grande Fratello è stato inesorabilmente, da che è nato, il luogo televisivo in cui la provocazione ha avuto massimo sfogo. Da una parte perché i concorrenti sono naturalmente interessati a farsi notare, in quanto questo contribuirebbe a garantire loro una carriera dopo la fine del programma, dall'altra perché, a conti fatti, si tratta pure sempre di un reality show in cui possano emergere le più spontanee manifestazioni umane. Fatto sta che quest'anno, giunti alla quattordicesima edizione, non erano stati in pochi a notare come le storie d'amore e gli intrighi tra i concorrenti si fossero manifestati con una fretta inattesa (anche dopo un solo giorno dall'ingresso nella casa).

Ma con l'ingresso in casa di Rocco Siffredi di qualche giorno fa, durante il quale il pornodivo ha sostanzialmente sottoposto i ragazzi a lezioni di seduzione ed educazione sessuale piuttosto esplicita, si è evidentemente oltrepassato un limite ritenuto invalicabile. Le Tv locali, tramite la REA (Radiotelevisioni Europee Associati), che fa parte delle Associazioni televisive locali, ha invitato l'Agcom a sanzionare ed oscurare il Grande Fratello 14 in virtù della messa in onda di scene "sconvolgenti in tv alle ore 16.15 del 23 ottobre 2015 nelle ore protette alla visione dei minori dal Codice di Autoregolamentazione Tv & Minori che, si ricordi, ha effetto di legge". Stando a quanto si legge sul profilo Facebook del giornalista Antonio Diomede "La visione del Grande Fratello produce un effetto devastante sulla psiche dei più piccoli. Ai più grandicelli inculca valori diseducativi come la pigrizia, il bivacco culturale e sessuale che portano al disinteresse per lo studio, lo sport e all'apprendimento delle arti". Tutte considerazioni legittime, alle quali l'Agcom deciderà in che modo rispondere. Ma una domanda sorge spontanea: è davvero la prima occasione utile nella quale si creano i presupposti per una contestazione del genere? Davvero in tv non si erano già viste situazioni di questo tipo?

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