Valeria Marini difende Pamela Prati: “Incapace di ordire trame, è vittima di qualcuno”
Valeria Marini difende Pamela Prati, storica compagna di palco al Bagaglino. La showgirl sostiene che la collega, il cui matrimonio con Mark Caltagirone resta avvolto dalle ombre, sia stata vittima di soggetti non meglio specificati che avrebbero costruito la bufale delle nozze con il sedicente imprenditore, e la peggio ancora raccontata storia dell’affido di due minori. “Io sto con Pamela. E non lo dico per buonismo” dichiara la Marini a difesa dell’amica.
Pamela Prati vittima inconsapevole
Valeria si dice certa che la Prati sia stata raggirata da soggetti non meglio specificati al fine di costruire questa storia, ormai sempre più vicina a crollare definitivamente. Nel corso di un’intervista al settimanale Oggi, Valeria offre il suo supporto all’amica: “Non posso pensare che sia tutta finzione. È una donna incapace di ordire trame simili… La conosco troppo bene per pensare che possa aver fatto una cosa simile: lei è una vittima di qualcuno o qualcosa. Non si merita di trovarsi in una situazione simile, lei non ha malizia”.
La foto con Mark Caltagirone
Da qualche ora, però, circolano sul web il primo video e la prima foto che mostrano quello che l’entourage della Prati sostiene sia il futuro marito, Mark Caltagirone. È stata proprio Pamela a postare sul suo profilo Instagram un video che mostra la parte bassa del viso di un uomo sconosciuto e le mani poggiate sul volante di un’auto. Poche ore dopo, Live – Non è la D’Urso ha trasmesso un’altra foto che mostra la Prati vicina a un uomo con il volto coperto da un cappello. La foto lascia intuire la stazza imponente, ma nessun dettaglio del viso. Eppure lo staff della Prati avrebbe confermato alla trasmissione che si tratterebbe proprio di Caltagirone. Difficile scommettere sull’identità del soggetto in questione: le prove dell’esistenza di Mark sono ancora troppo vaghe perché sia dimostrato con certezza che quest’uomo esiste davvero, con il nome con il quale lo abbiamo conosciuto e la storia, professionale e privata, raccontata ai media.