Video Gf 11: Francesca Giaccari e Angelica Livraghi ballerine sexy
Francesca Giaccari è senza dubbio tra le ragazze del Grande Fratello 11 quella che meglio sa esibire doti di smisurata sensualità, non solo grazie alle forme universalmente apprezzate, ma anche in virtù delle movenze e di un certo modo di proporsi al pubblico, al contempo naturale e seducente. Da oggi forse siamo in grado di svelare il suo segreto: la terra del Salento. Francesca ha con la sua terra un rapporto di amore viscerale, e da essa trae l’ispirazione per essere ciò che le risulta naturale essere.
La prova è in ciò che vi proponiamo nel nostro video gf11 di oggi: una lezione di taranta, tipico ballo salentino, impartita ad Angelica Livraghi. La taranta nasce come rimedio per curare le donne dal morso della tarantola. Un gruppo di musicanti faceva scatenare la paziente, in preda al delirio del veleno, in un ballo vorticoso e liberatorio, che poi nel tempo s’è trasformato in un rituale danzato di corteggiamento. Francesca spiega ad Angelica come entrare in queste atmosfere, ed il primo consiglio è quello di abbandonare ogni costruzione, ogni ammiccamento moderno dello sguardo, e lasciarsi andare come una massaia stanca ed ubriaca che vuole un uomo, e lo vuole per un piacere che le spetta, senza preghiere.
Istigata dalle sue stesse parole, la salentina doc si ipnotizza a tal punto da abbandonare gli intenti didattici, e ballando sulle note di una musica che non c’è, si scatena senza freni in un ritorno alle origini. A quel punto nemmeno l’ironia un po’ tontolona di Pietro Titone riesce a farla uscire dallo stato di trance in cui è entrata, e anzi, il piacere di sapere d’essere guardata, per lei non è altro che uno stimolo a continuare con maggiore intensità. La lezione di taranta è un lontano ricordo: ora esistono solo lei, la terra su cui balla, il suo ansimare, e l’essenza di una donna. Francesca non è una ballerina (e si vede), ma per fortuna non sembra importarle.
Ci penserà poi Ferdinando Colelli a reinterpretare di sana pianta tutto l’impianto erotico del momento, imponendosi di partecipare al ballo, e facendolo con tanto di lingua da fuori e trascinamento pelvico in avanti. Francesca non si scompone mai, e prosegue nelle spiegazioni, abbandonando il delirio delle origini, e tornando alla versione più moderna del corteggiamento. Visto che Nando ormai è partito per la tangente del machismo casereccio, Francesca si rivolge a Pietro, e gli spiega che quando due anime sono di fronte, l’una maschile, l’altra femminile, e si guardano negli occhi, il ritmo dei tamburelli le rende nude e sincere perché pulsa alla stregua di un cuore che batte, senza sovrastrutture melodiche a distrarre o suggestionare l’istinto vitale. Pietro è convertito, e l’ironia iniziale lascia il posto ad una muta ammirazione.
Pino Cataldi