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Volevano Wanna Marchi docente, poi si tirano indietro. Stefania Nobile: “Volete vederci morte”

Dopo il caso sollevato con la decisione di assumere Wanna Marchi nel ruolo di docente per un corso professionale che mirava a insegnare agli studenti tutte le tecniche di vendita, l’istituto paritario Volta si sarebbe tirato indietro. La rabbia della figlia Stefania Nobile: “Volete vederci morte”.
A cura di Stefania Rocco
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La rabbia di Stefania Nobile contro l’istituto paritario che aveva ingaggiato lei e la madre Wanna Marchi in qualità di docenti trova sfogo ai microfoni del programma La zanzara, in onda su Radio 24. La figlia della più celebre teleimbonitrice d’Italia è appena venuta a sapere della decisione dell’istituto di tirarsi indietro dopo il polverone sollevato dalla notizia delle Marchi per la prima volta nel ruolo di insegnanti. Al colmo del fastidio, la Nobile accusa i giornalisti di boicottaggio e rivela di aver appreso dalla stampa del forfait dell’istituto:

A noi non hanno detto assolutamente niente. Lo hanno solo detto alla stampa. Abbiamo firmato un accordo con quell’istituto, certo. Ora ci penserà il nostro avvocato. Quel tizio pagherà le sue conseguenze. “La colpa è vostra, dei giornalisti maledetti. Una vita una colpa non si pagherà mai. Non basta aver sbagliato, il carcere, le umiliazioni, perdere tutto, voi volete che noi moriamo. È questo che volete voi e quelli come Parenzo. Fatevene una ragione. Io e mia madre siamo vive e non abbiamo alcuna intenzione di morire. Vogliamo solo lavorare. Più brava di mia madre non c’è nessuno. Lei era, è e rimarrà la più grande venditrice in Italia. A lei chiedono di vendere qualunque cosa, ma non lo farà più. Perché non può insegnare? Vendere è un’arte, ragazzi. I reati li ha pagati, ma lei ha venduto per quarant’anni.

La vicenda

La vicenda che si è conclusa con la messa al bando di Wanna Marchi e Stefania Nobile risale a pochi giorni fa, quando cominciò a circolare in rete la notizia legata alla decisione del direttore dell’Istituto paritario Volta, Fabrizio Titozzi, di assumere le Marchi nel ruolo inedito di insegnanti: avrebbero dovuto presiedere un corso di formazione che avrebbe avuto quale fine ultimo quello di trasmettere agli iscritti i segreti delle tecniche di vendita. La Marchi avrebbe dovuto collegarsi in videoconferenza per una volta a settimana. Il costo per gli iscritti oscillava tra i 100 e i 200 euro.

Quando furono scartate per l’Isola (a furor di popolo)

Non è la prima volta che le Marchi si vedono sfumare tra le mani un progetto già pubblicizzato, in virtù del malcontento provocato tra gli italiani (ed espresso soprattutto attraverso la rete). Già all'inizio di quest'anno furono a un passo dallo sbarcare sull’Isola dei famosi in qualità di naufraghe. Firmato il contratto, dovettero attenersi al brusco stop da parte della produzione che decise, solo all’ultimo, di estromettere le due dal cast, a furor di popolo.

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