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Walter Zenga e la frattura con i suoi figli: “Devastante, ma oggi stiamo recuperando i rapporti”

In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Walter Zenga racconta come ha vissuto le accuse del figlio Andrea di essere stato un padre assente. “In modo devastante”, confessa. “Però lì capisco, il mio lavoro mi ha portato in giro per il mondo”. Oggi i rapporti tra loro sembrano essere sulla via della risoluzione. Zenga e i suoi due figli maggiori Andrea e Niccolò si sono rivisti: “Ci siamo parlati a lungo”.
A cura di Giulia Turco
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Walter Zenga sta recuperando il rapporto con i suoi figli. A distanza di diversi mesi dalle vicende familiari che lo hanno trascinato in tv, nonostante la sua scelta di troncare i ponti con la sua vita in Italia e vivere a Dubai con la moglie Raluca, Zenga e i suoi figli si sono rivisti. La partecipazione del figlio Andrea al Grande Fratello Vip nella passata edizione ha riacceso i riflettori su una frattura padre figlio che coinvolgeva non solo il gieffino ma anche il fratello Nicolò. Così il celebre allenatore si è trovato costretto ad ammettere colpe e incomprensioni davanti a milioni di italiani. Oggi le ferite sembrano quasi del tutto recuperate.

Walter Zenga ha rivisto il figlio Andrea dopo il GFVip

In un'intervista rilasciata al Corriere della Sera, Walter Zenga racconta come ha vissuto le accuse del figlio Andrea di essere stato un padre assente. "In modo devastante", confessa. "Però lì capisco e dico questo: quando ci si separa non ci sono vincitori né vinti, al massimo pareggia la sconfitta. Il mio lavoro mi ha portato in giro per il mondo", continua. "Non sempre ho potuto essere accanto a loro, ma ho preso un aereo per vederli ogni volta che ho potuto. Guardi il mio braccio: mi sono tatuato il nome dei miei figli", spiega l'ex allenatore. Oggi i rapporti tra loro sembrano essere sulla via della risoluzione: "Sì, ci siamo parlati a lungo e ci siamo visti". 

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Walter Zenga e il suo rapporto con il padre

Zenga d'altronde sa cosa significhi essere figli di genitori separati. Lui in primis infatti ha vissuto un rapporto tormentato con suo padre, che definisce "una ferita ancora aperta. Non ci siamo parlati per anni. Troppe incomprensioni, troppa distanza. Io ho giocato agli Europei e ai Mondiali e lui non si è nemmeno fatto sentire", racconta. "Poi lui si è ammalato. Io ero a Bucarest, mi sono precipitato a Milano. È stato allora, qualche giorno prima di morire, che mi ha detto “Ti voglio bene” per la prima volta". Oggi comprende che essere padre è una sfida enorme e cerca di fare il possibile nonostante la sua carriera lo ha portato spesso lontano dai suoi figli. Spiega che durante la pandemia ha potuto vedere Samira, nata nel 2009, e Walter Jr., nato nel 2012, solo pochi giorni, così ha preso un aereo privato per volare da loro a Dubai: "Quando mi guardo allo specchio e mi domando se sono stato un buon padre la risposta che mi do ogni volta è sempre “sì”".

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