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William d’Inghilterra: “Non avrei problemi se i miei figli fossero gay, ma temo la pressione”

Il principe erede al trono britannico si apre sull’argomento omosessualità, dicendosi pronto ad accettare un futuro coming out da parte di George, Charlotte e Louis. La sua paura è un’altra: “Temo la pressione, visto in particolare i ruoli che i miei figli rivestono. Io e Kate Middleton ne abbiamo parlato molto”.
A cura di Valeria Morini
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"Se avessi figli gay? Penso che, ovviamente, reagirei assolutamente bene". A parlare non è un genitore "qualunque", bensì il principe William d'Inghilterra, che ha risposto alla domanda di un attivista nel corso di una visita all'Albert Kennedy Trust di Londra, organizzazione no profit che aiuta giovani omosessuali cacciati di casa a trovare una sistemazione. L'argomento è delicato e poco trattato dalla famiglia Reale: non dimentichiamo che l'omosessualità è ancora ritenuta un reato in 35 delle 53 nazioni del Commonwealth ed è stata depenalizzata in Inghilterra e in Galles solo 1967 (nel 1981 in Scozia e nel 1982 in Irlanda del Nord).

Cosa preoccupa il principe William

Il Regno Unito ha fatto passi giganteschi negli ultimi anni, con la promulgazione delle unioni civili nel 2005 e l'istituzione del matrimonio gay nel 2013 in Inghilterra e in Galles (in Scozia dal 2014, in Irlanda del Nord non è ancora legale). Eppure, molte famiglie faticano ancora ad accettare l'omosessualità dei loro figli. Non così William, che non avrebbe problemi a interfacciarsi con tale situazione nel caso dei principi George, Charlotte e Louis. Lui e Kate Middleton ne hanno parlato spesso, anche se l'erede al trono resta preoccupato dalla reazione che i ragazzi potrebbero subire in caso di coming out, data la loro posizione.

Ci ho pensato recentemente, penso che non inizi a pensarci fino a quando non sei un genitore. Ritengo che non ci sarebbero assolutamente problemi da parte mia. L'unica cosa di cui mi preoccuperei è come la cosa verrà interpretata, visto in particolare i ruoli che i miei figli rivestono. Quindi Catherine e io ne abbiamo parlato parecchio per assicurarci che siano pronti. Penso che la comunicazione sia così importante per tutto, per aiutare a capire che devi parlare molto di cose e assicurarti come supportarti a vicenda e come affrontare la situazione. Non mi preoccupa se sono gay, mi preoccupa di come reagiranno tutti gli altri e quale sarà la pressione su di loro.

Il primo coming out nella famiglia reale solo nel 2016

Resta il fatto che l'omosessualità è stata un tabu per secoli nella Corona britannica. Basti pensare che il primo coming out tra i membri della famiglia regnante risale al 2016, quando lord Ivar Mountbatten, cugino della regina Elisabetta, ha rivelato pubblicamente di essere bisessuale. Dopo un matrimonio e tre figlie, oggi ha un compagno di nome James Coyle.

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