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Woody Harrelson e la cena terribile con Donald Trump: “Mi fumai uno spinello per la disperazione”

L’attore di “Tre manifesti a Ebbing, Missouri” ha raccontato di una serata che lo vide allo stesso tavolo con il futuro presidente americano nell’ormai lontano 2002: “Una cena brutale, parlò solo lui. Lavoro a Hollywood, ne ho incontrati di narcisisti, ma Trump è oltre”. E pensare che ai tempi il magnate era dalla parte dei democratici.
A cura di Valeria Morini
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Hollywood e Donald Trump proprio non riescono ad andare d'accordo. Se da una parte il presidente americano è arrivato a dare la colpa a "film pericolosi" dopo le recenti stragi da parte di terroristi suprematisti bianchi, l'attore Woody Harrelson ha raccontato un aneddoto non proprio lusinghiero che lo ha visto protagonista insieme all'inquilino della Casa Bianca. Intervistato da Esquire, il divo di "Tre manifesti a Ebbing, Missouri" ha parlato di una cena tristemente indimenticabile che fece con Trump anni fa, pessima al punto che lui corse fuori a fumarsi uno spinello per la disperazione.

La cena terribile con Donald Trump

Erano tempi non sospetti: correva l'anno 2002 e Trump era ancora molto lontano dal divenire il capo del partito repubblicano. Già tra i magnati più ricchi e potenti degli Stati Uniti e interessato alla politica, era addirittura vicino ai democratici. Tanto che pensò di candidarsi con quelli che oggi sono i suoi rivali, insieme a Jesse Ventura, ex wrestler e all'epoca governatore del Minnesota. Fu proprio quest'ultimo a invitare a cena Harrelson:

Jesse, che è mio amico, mi chiama e mi dice: “Donald Trump vuole convincermi a correre come suo vice alle primarie democratiche alla Casa Bianca nel 2004. Ti va di venire con me?". Io gli rispondo: "Certo amico" Così ci incontriamo alla Trump Tower, ci sediamo. C’era Melania, solo che non era ancora sua moglie. Lasciate che ve lo dica, è stata una cena brutale. Due ore e mezza. La parte divertente era guardare le mosse di Jesse. Sembrava che Trump lo stesse incastrando, che lo avrebbe convinto a dire di sì, ma ogni volta Jesse si sfilava all’ultimo secondo. Ora, a un tavolo con quattro persone, ogni persona ha diritto al 25 percento della conversazione, giusto? Direi che Melania partecipò per lo 0,1%, io circa l’1%, Jesse, il governatore il 3% e Trump si prese il resto. Era così tremendo che dovetti andare fuori e farmi una canna prima di tornare al monopolio del monologo (Harrelson ha sempre ammesso di far uso di marijuana, ndr). Lavoro a Hollywood, ne ho incontrati di narcisisti. Ma lui è oltre. Mi ha fatto impazzire.

Woody Harrelson all'università con il vice Mike Pence

"Ha detto una cosa interessante, però", ha continuato Harrelson, "Ha detto: "Sai, valgo quattro miliardi di dollari", o forse ha detto cinque miliardi, dimentico sempre i numeri. Ad ogni modo, ha detto, "Valgo molti miliardi di dollari. Ma quando morirò, non importa quanto sia, so che i miei figli si faranno la guerra". Questa è stata l'unica vera affermazione che ha fatto quella notte". L'attore ha anche svelato di essere stato compagno di università di Mike Pence, il vicepresidente: "All'epoca mi sembrava un bravo ragazzo, una persona molto sincera. Non so se andremmo d’accordo oggi, ma allora sì".

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