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Briatore: “Nathan è fortunato a essere mio figlio, a 30 anni non starà sui libri”

Flavio Briatore parla del figlio Nathan Falco. Ad appena 5 anni, già frequenta una prestigiosa scuola nella quale, oltre alle materie di base, studia già diverse lingue. Ma il marito di Elisabetta Gregoraci assicura: “se non vorrà fare l’Università, non lo costringerò. A 30 anni non dovrà stare ancora sui libri”.
A cura di Stefania Rocco
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Nathan Falco, figlio di Elisabetta Gregoraci e Flavio Briatore, è un bambino fortunato. Lo assicura il padre che, orgoglioso del suo bambino, si dichiara pronto ad assecondare ogni sua inclinazione futura. Autoritario come nei racconti di mamma Elisabetta, Nathan è il pupillo di famiglia ma, per il suo futuro, Flavio ha già le idee ben chiare. Intervistato da “Il giornale”, il celebre imprenditore assicura di essere pronto a spingere il suo bambino in qualunque direzione voglia prendere. Obbligarlo a stare sui libri, qualora non dovesse esservi particolarmente portato, sarebbe solo un inutile spreco di tempo:

Se dovessi scegliere, preferirei sempre essere figlio di Flavio Briatore… Sì, gli direi proprio così: “Figlio mio, credo che tu sia fortunato ad essere mio figlio”. Bisogna spendere tanto tempo con loro, e il primo bagaglio importante da offrire ai ragazzi è la conoscenza delle lingue. A mio figlio spiego sempre quanto sia fortunato: qui a Monaco, a scuola, la mattina parla francese, al pomeriggio inglese, a casa italiano. Non so a che livello siano oggi le scuole italiane, però dubito che i ragazzi possano uscirne bene

Ma rispetto al suo futuro da studente, Briatore ha le idee chiare. Nathan, che è ancora figlio unico, non dovrà fare nulla per il quale non si senta portato:

Non lo sforzerò se non vorrà fare l'università. Non vorrei trovarmelo a 30 anni ancora con i libri sotto braccio. Vorrebbe dire che ha perso 8-10 anni di opportunità lavorative. Gli dirò che si deve andare nei Paesi dove conta la meritocrazia e non c'è la burocrazia che abbiamo qui. Perché è là che trovi le opportunità. Tanto, qui o altrove, la fatica sarebbe uguale. Solo che all'estero l'opportunità arriva per davvero. Dove? Dico Stati Uniti che sono sempre quelli che sanno ripartire. E Africa, dove ci sono opportunità enormi.

Flavio lo ha anticipato: Nathan avrà dalla sua la fortuna di chiamarsi “Briatore”.

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